GAETA – I Carabinieri della Tenenza di Gaeta hanno eseguito un’ordinanza cautelare ai domiciliari nei confronti di R.L., una donna di 33 anni, originaria di Fondi ma residente in via Lungomare Caboto a Gaeta. Ad emettere il provvedimento con le ipotesi di reato di rapina, lesioni e minacce è stato il Gip del Tribunale Claudio Marcopido sulla scorta di quanto avvenuto il 17 febbraio scorso e relazionato in una dettagliata informativa dagli stessi Carabinieri della tenenza di Gaeta e della Compagnia di Formia.
La donna aveva chiesto ad un 19enne di Gaeta, P.A., affetto da una forma lieve di autismo. di onorare un vecchio debito di 350 euro. R.L., ora difesa dagli avvocati Vincenzo e Matteo Macari, agì in collaborazione con un 17enne, F.D.N. (per il quale è in corso un procedimento distinto presso la Procura dei minorenni) e, davanti al rifiuto del 19enne a restituire il danaro oggetto del prestito, la 33enne, lungo via Bologna all’altezza dell’incrocio con via Marina di Serapo, prima di impossessarsi del suo I-phone del valore di 1300 euro aggredì il giovane sulla testa e sul petto e sull’addome e al collo.
I due fuggirono a bordo di una Smart di color nero ma, dopo alcune ore, la donna si recò presso l’abitazione del 19enne e minacciò di morte la madre, J. W. K., di 36 anni, nel frattempo firmataria di una denuncia ai Carabinieri contro gli aggressori del figlio autistico. Le dissero: “Esci fuori, devi ritirare la denuncia, ti faccio fare una brutta fine, hai chiamato i Carabinieri, esci fuori”.