Cronaca

Frosinone / Associazione a delinquere e frode fiscale, operazione delle Fiamme Gialle

FROSINONE – Ha coinvolto, seppur relativamente, l’importante operazione che ha consentito agli agenti del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Frosinone di arrestare, attraverso il coordinamento dalla Procura della Repubblica  del capoluogo ciociaro, due persone, di indagarne 29, di sequestrare beni per un valore di 100 milioni e di chiedere ed ottenere 7 obblighi cautelari minori mentre nei confronti di altre 22 persone è stata disposta la misura interdittiva del divieto di ricoprire uffici direttivi  delle persone giuridiche per 12 mesi.

 I soggetti sono indagati a vario titolo per  associazione per delinquere, frode fiscale, indebita percezione di erogazione pubbliche, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata ai danni dello Stato, tentata estorsione e sfruttamento della prostituzione. Nell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Frosinone si legge di presunte attività illecite  messe in atto da una associazione a delinquere creata – stando alle accuse –  da alcuni soggetti con radici in ciociaria, tra cui un pregiudicato. L’obiettivo secondo il giudice per le indagini preliminari, era  eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, e così 23 società sono state intestate ad altrettante ‘teste di legno’, prestanome che risultavano intestatarie di società   operanti prevalentemente nel settore del trasporto merci su strada, della vendita all’ingrosso di alimenti e bevande nonché in quello alberghiero. Le misure cautelari, per la precisione, sono state eseguite, oltre che nelle province di Frosinone e Latina, anche in quelle di Roma, L’Aquila, Napoli, Caserta, Salerno, Grosseto, Terni, Bologna, Torino, Novara, Venezia e Treviso, oltre che in Slovenia, Croazia e Romania.

Tutto è nato dopo l’acquisizione di un importante asset aziendale da parte di un noto imprenditore locale operante nel settore della logistica, e sono state condotte facendo ricorso oltre che ai tradizionali metodi investigativi   anche ad attività tecniche (analisi tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche/ambientali e telematiche) oltre che ad accurati riscontri sulle banche dati in uso alla Guardia di Finanza. Le indagini hanno permesso ai  Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone  di rilevare anche ulteriori ipotesi di reato che vanno da attività illecite per eludere il pagamento dell’Iva , passando per la percezione di un finanziamento coperto da garanzia statale per circa un milione e 200mila euro fino ad arrivare  a scovare   due case di appuntamento a Frosinone, nelle quali si ipotizza la prostituzione di alcune donne, anche straniere, provenienti da altre province. Tra i beni sottoposti a sequestro spiccano le  quote di  30 società ; 118 conti correnti;  68 rimorchi stradali; 32 trattori stradali; 5 terreni; 2 capannoni industriali e 5 abitazioni di pregio; ma anche  38 auto e  2 imbarcazioni.

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