“Sono felice per questo traguardo. Ringrazio il Signore e tutti coloro che m hanno aiutato con la loro preghiera e affettuosa amicizia. Il cammino è stato come quello che ci ha preannunciato Gesù: il cammino di ogni credente è il sentiero del Calvario! Occorre salire, ma non da soli! Il Sacerdote è il servo della Comunità e spero che come tale posso presentare al Signore il rendiconto di questi 50 di sacerdozio”. Le comunità di Coreno Ausonio e di Scauri sabato 2 luglio, alle 18.30, presso la chiesa di Santa Margherita si raccoglieranno in preghiera per festeggiare nel centro marmifero della provincia di Frosinone il primo mezzo secolo di sacerdozio di don Simone Di Vito, corenese di nascita ma a lungo sacerdote presso la parrocchia di Sant’Albina a Scauri, Vicario foraneo della Forania di Minturno e attuale direttore dell’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato dell’Arcidiocesi di Gaeta.
“Questo cammino è iniziato il 1 ottobre 1958 al Seminario di Gaeta: non avevo compiuto ancora 10 anni! Quella che ha entusiasmato la mia scelta – si confessa don Simone Di Vito – è stata la stagione del Concilio Vaticano II: la primavera della Chiesa! Il servizio alle due comunità ( Ventosa, frazione collinare di Santi Cosma e Damiano, e Scauri) è stato sempre improntato a quella novità dello Spirito che è stata per tutta la Chiesa una nuova Pentecoste! Nel mondo di oggi, anche nelle Comunità, si fa molta fatica a respirare quella ventata di primavera che invece è essenziale nel mondo e nelle Comunità che devono essere lievito per un pane per tutti”.
“Il giorno dell’insediamento nelle due Comunità feci mie le parole di Pietro al paralitico del Tempio “non possiedo né oro né argento, ma quello che ho te lo do …” – aggiunge il parroco di Coreno Ausonio – Penso di aver mantenuto l’impegno! Ho insistito molto sulla formazione e sulla coscienza delle persone dai bambini agli adulti, sull’importanza del rispetto delle regole, per far crescere laici impegnati nella Chiesa e nella società. Ringrazio tutte le persone che in questi lunghi anni ho incontrato, laici e consacrati, con le quali abbiamo collaborato per una reciproca crescita culturale, umana e spirituale nel segno di Gesù, perché come Lui stesso ci insegna è donando che si riceve”. Don Simone afferma di essere venuto da una Chiesa del dogma per poi passare ad una chiesa dell’ascolto vero, che non parla di infallibilità ma di ricerca, non di potere , ma di servizio”.
Quarantasei anni di ministero sacerdotale li ha svolti come parroco al servizio: prima per 15 anni alla guida della comunità di “S. Martino” a Ventosa di San Cosma e Damiano ( 1 luglio 1972 al 3 luglio 1987), poi per 31 anni al timine della comunità di “S. Albina” a Scauri (dal luglio 1987 al 23 settembre 2018)e, infime, dal giugno 2002 all’ottobre 2004 quale amministratore della parrocchia di Santa Maria Infante e di Pulcherini a Minturno.
Don Simone Di Vito è cittadino onorario di Minturno dal 2019. Il sindaco di Coreno Simone Costanzo plaude favorevolmente a quell’iniziativa del collega Gerardo Stefanelli: “Sono contento che l’Amministrazione Comunale di Minturno abbia deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Don Simone Di Vito, un figlio di Coreno, dopo oltre 30 anni di sacerdozio a Sant’Albina per le sue indubbie qualita’ umane e spirituali”.