Gaeta / Ex dirigente risarcisce 40.000 euro al Comune

GAETA – Arrivano nelle asfittiche casse del comune di Gaeta 36.000 euro. Sono il frutto della sentenza 714/2014 della corte dei conti che ha condannato l’ex dirigente del settore lavori pubblici Emilio Masiello a restituire 40.000 euro, oltre interessi e spese legali. La giustizia ha fatto il suo corso e l’ex dipendente ha deciso di non proporre appello ma di versare quanto stabilito nel giudizio di primo grado emesso lo scorso ottobre. Difficilmente scalfibile il castello accusatorio accolto dalla sezione del Lazio della magistratura contabile.

Al centro della vicenda il contratto d’affitto stipulato nel 2002 tra il comune di Gaeta e la Effemobili per ospitare in via Europa la sede del Giudice di Pace. L’accordo valevole per 6 anni, rinnovabile per altri e sei, prevedeva un canone annuo di 40.903,39 euro. Ma, come tutti i contratti commerciali, prevedeva anche un termine entro il quale effettuare la disdetta. Nel 2007 però, quando il giudice di pace si trasferì insieme alle sezioni distaccate civili e penali del tribunale di Latina presso la sede di Calegna, al dirigente non venne in mente di proporre il recesso del contratto, né di proporre una proroga per il tempo strettamente necessario al cambio di sede.

Se ne accorse il nuovo dirigente nel 2010, quando però il rinnovo tacito era già in atto. Per questo la società, con sentenza del giudice di pace di Gaeta, ha visto condannare il comune per 245.376,00, poi ridotti da un accordo transattivo a 70.000 euro. Della minor somma sborsata dal comune ha tenuto conto anche il tribunale, ritenendo però di addebitare a Masiello “solo” 40.000 euro oltre gli accessori.

Per la restante parte sarà aperto infatti un’altro procedimento. L’atto di revoca era infatti materialmente di competenza della giunta comunale. Il comune, tramite il dirigente Zangrillo, ha accettato il pagamento di 36.000 euro e la rateizzazione dei circa 4.000 euro rimanenti.

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