SANTI COSMA E DAMIANO – C’eravamo tanto amati. La bellissima pellicola diretta nel 1974 da Ettore Scola e interpretata, tra gli altri, da Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Stefania Sandrelli è molta in voga nelle ultime ore nelle dilaniate ed atomizzate minoranze al comune di Santi Cosma e Damiano. Che ad una mese dalla sconfitta patita dal rieletto sindaco Franco Taddeo il barometro indichi burrasca nei rapporti interni alla forza civica, “Uniti per Cambiare” che avrebbe dovuta rappresentare la minoranza consiliare, la conferma è arrivata dalla sua spaccatura in due perfetti tronconi, uno dei quali probabilmente destinato in un immediato futuro a trasformarsi in una protesi amministrativa della stessa maggioranza Taddeo.
Fallita la sfida di sbarrare la strada al primo cittadino di Forza Italia, l’imprenditore Antonello Testa avrebbe dovuto svolgere l’incarico di capogruppo consiliare della lista di cui era stato il 12 giugno il candidato a sindaco. “Uniti per Cambiare” era riuscito ad eleggere, oltre a Testa, i consiglieri Carmela Cassetta, Luca Rossi e Rolando Bozzella che in un incontro, allargato anche agli altri candidati consiglieri e simpatizzanti, ha deciso di condividere la scelta di Testa di indicare Cassetta capogruppo consiliare. Qualcosa si sarebbe improvvisamente incrinato nei rapporti all’interno di “Uniti per Cambiare”. Rolando Bozzella e Luca Rossi avrebbero deciso di non rispettare quella che sarebbe stata un’indicazione adottata all’unanimità della stessa lista civica. Un fatto è certo. I due si sono costituiti in un altro gruppo autonomo prima rimproverando Testa di essersi disimpegnato dall’incarico naturale di capogruppo e poi decidendo di non sostenere l’elezione della Cassetta con una motivazione politicamente rilevante”: l’attiva presidente dell’ente parco regionale Riviera di Ulisse ha un peccato originale da scontare, quello di essere un’influente dirigente del Partito Democratico.
Carmela Cassetta non avrebbe mai immaginato di avere contro questo fuoco amico, lo stesso che aveva ricevuto il sostegno elettorale del Pd alle elezioni amministrative del 2017 quando Rolando Bozzella era stato allora il candidato sindaco delle minoranze per conto della lista “Fare futuro insieme” ed era uscito con le ossa rotte da quella sfida diretta con Franco Taddeo. In effetti l’obiettivo politico di Bozzella e di Luca Rossi sarebbe dovuto essere un altro: attendere le dimissioni da consigliere dell’ex candidato a sindaco Testa e attendere la sua surroga della prima dei non eletti di “Uniti per Cambiare”, Ester D’Aprano, ritenuta più vicina alle loro posizioni che a quelle del duo Testa-Cassetta. L’ex candidato a sindaco di “Uniti per Cambiare” non è forse politicamente scaltro ed esperto come il rieletto sindaco di San Cosma e Damiano Taddeo ma quando ha capito di essere forse vittima anch’egli di un agguato interno ha deciso di rimanere al suo posto rivestendo un ruolo, tra i banchi dell’opposizione, legittimato dal voto popolare.
Carmela Cassetta ha voluto ringraziare “Uniti per Cambiare”, “da Antonello Testa fino all’ultimo sostenitore che, grazie al suo contributo, ha permesso a noi eletti di rappresentare le istanze del paese in Consiglio Comunale. “Ce lo siamo detti più volte: le ultime elezioni amministrative non sono andate come volevamo. Siamo pronti però a dare il nostro contributo, per una Santi Cosma e Damiano migliore, nel rispetto del mandato che gli elettori ci hanno conferito. Come Capogruppo di ‘Uniti per Cambiare’ porterò in Consiglio Comunale e nelle Istituzioni di livello superiore le istanze che, tutti insieme, eletti e non, riterremo dirimenti per il paese. Infrastrutture, decoro urbano, manutenzione, turismo, commercio, ambiente e programmazione, sono solo alcuni gli ambiti cui crediamo sia necessario fare uno scatto in avanti. Arriveranno proposte concrete e vigileremo sul lavoro della maggioranza, nell’esclusivo interesse della collettività. La strada da fare è tanta, ma noi siamo pronti! Avanti!”.
Bozzella in una timida dichiarazione aveva fatto intendere di instaurare “un rapporto collaborativo” con l’altra componente (rimasta al suo posto) di “Uniti per Cambiare” e di non voler fare sconti all’amministrazione rieletta. A nutrire qualche perplessità che ciò accada è la stessa Cassetta, da diverse tornate amministrative sempre più la votata al comune di San Cosma e Damiano . “Non è stata certamente la sottoscritta a consumare qualche caffè negli ultimi giorni con il sindaco Franco Taddeo – ha punzecchiato la capogruppo di “Uniti per Cambiare”- Sono orgogliosamente contenta quando il consigliere Bozzella mi etichetta di essere troppo del Pd. Vorrei chiedere a lui e al consigliere Luca Rossi dove si collocano….”.
Carmela Cassetta ha deciso di uscire allo scoperto ricordando quanto si vocifera negli ambienti politici di San Cosma e Damiano dallo scorso dicembre quando è stato rinnovato il consiglio provinciale, cioè quando Luca Rossi e Rolando Bozzella avrebbero votato rispettivamente nell’assemblea di via Costa il sindaco di Formia (e nipote del primo cittadino di San Cosma e Damiano Franco…) Gianluca Taddeo ed il consigliere comunale di Gaeta Luigi Coscione, entrambi di Forza Italia, il partito del rieletto sindaco Taddeo. Carmela Cassetta senza peli sulla lingua arriva a salutare con un pizzico di sollievo l’esito elettorale del 12 giugno scorso: “Immagino cosa sarebbe successo se avessimo vinto…”.
Volano gli stracci a San Cosma e Damiano e, mentre il sindaco Taddeo non avrebbe mai immaginato che il suo quarto mandato iniziasse tra feroci polemiche tra le sue minoranze, Carmela Cassetta ha lanciato un’Opa nei confronti di altri candidati consiglieri di “Uniti per Cambiare” che, fortemente politicizzati, stanno iniziando una duplice campagna elettorale (regionali e politiche) per le rispettive forze politiche d’appartenenza. E fa anche i nomi: “Mi farebbe tanto piacere se alcuni amici come Sandra Palma, Vincenzo “Parentone” Petruccelli (Fratelli d’Italia) e Danilo Di Mambro (Lega) gradissero il mio ruolo di capogruppo nel consiglio comunale di San Cosma. Sono autorevolmente intelligenti e, a differenza di tanti altri, sanno fare le dovute differenze”.
Rolando Bozzella ha controreplicato affermando di essere stato a lungo “flagellato” (quando, da chi e per cosa?) e, convinto che non ci sia stato un equilibrio tra l’apporto dato (alle regionali del 2018 quando era candidata per il Pd la stessa Cassetta) e quello ricevuto un anno prima con lui candidato a sindaco, ha deciso ora di “sentirsi libero da questi vincoli”.