GAETA – Stalking, maltrattamenti e lesioni gravi. Con queste ipotesi di reato un uomo di 50 anni di Gaeta, V.G., è stato rinviato a giudizio. Destinatario inizialmente del divieto di avvicinamento nei confronti dell‘ex compagna di 42 anni, anche di Gaeta, si trova ora ai domiciliari dopo l’aggravamento del provvedimento richiesto dalla Procura. Ed è stato proprio il sostituto procuratore Maria Carmen Fusco a chiedere ed ottenere il processo per il 50enne che inizierà il 9 febbraio prossimo davanti il giudice monocratico del Tribunale di Cassino Gavino Falchi Delitala.
A disporre il rinvio a giudizio è stato, invece, il Gup Alessandra Casinelli per le minacce continue e le lesioni subite dalla 42enne, in un periodo di ben tre anni, dal 2016 al 2019. Secondo l’accusa questo comportamento minatorio sarebbe stato messo in atto dall’uomo per convincere l’ex compagna a non porre fine al loro precedente rapporto sentimentale: V.G. avrebbe pedinato la donna, le avrebbe inviato messaggi sulla piattaforma messanger di facebook dal contenuto decisamente raccapricciante. Per Il Gup Casinelli e, ancorprima, per il Pm Fusco questo modo di fare del 50enne avrebbero provocato alle 42enne “un perdurante grave stato di ansia e di paura” al punto che la vittima è stata costretta ad alterare le propri abitudini di vita e a perdere la serenità e l’equilibrio psicologico.
Per il 50enne di Gaeta, difeso dall’avvocato Stefano Martone, il Gup Casinelli ha disposto il rinvio a giudizio anche con le ipotesi di reato di aver provocato all’ex compagna, che si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Pasquale Di Gabriele, la frattura della nona e decima costola sinistra e ferite al fianco sinistro – giudicate guaribili in 30 giorni – ed una tumefazione della regione parietale destra provocate il 2 agosto 2016 con una bottiglia di vetro che provocò alla 42enne una prognosi di 21 giorni.