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Sabaudia / “Riconoscere il patrimonio della bioregione pontina”, presentazione del progetto

SABAUDIA – “Riconoscere il patrimonio della bioregione pontina”: si sono tenuti a Sezze –  presso l’Auditorium San Michele Arcangelo –   e a Sabaudia – presso il Centro di interpretazione dell’Ecomuseo dell’ Agro Pontino, Museo del Mare e della Costa M. Zei –  , il secono e terzo appuntamento della presentazione di questo programma, finanziato dal’Università “Sapienza” di Roma, nell’ambito del progetto “Civis Open Lab”.

Promosso dal Cersites (Centro di ricerche e servizi per l’innovazione tecnologica e sostenibile) e dal Polo Museale Sapienza in collaborazione con la Compagnia dei Lepini, l’Ecomuseo dell’Agro Pontino, e la Fondazione Roffredo Caetani, il progetto ha contribuito alla formazione di comunità di patrimonio, coinvolgendo scuole e associazioni di cittadini nella sistematizzazione delle conoscenze e nella loro restituzione agli abitanti.

Durante il secondo appuntamento si è tenuta la presentazione alla cittadinanza dei lavori e del patrimonio censito nel territorio del Comune di Sezze e le strategie per la sua valorizzazione a cura della Compagnia dei Lepini e dell’Isiss Pacifici De Magistris di Sezze.

Durante il terzo appuntamento, invece,  si è tenuta la presentazione dei lavori nel territorio e del Museo del Mare e della Costa attraverso la ricostruzione dei paesaggi invisibili e il patrimonio immateriale dei dialetti locali in dialogo con la cittadinanza, a cura dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino e dell’Istituto omnicomprensivo Giulio Cesare di Sabaudia,  guidato dalla Dirigente scolastica Prof.essa Miriana Zannella,  che ha confermato ancora una volta la sua incisività culturale/istruttiva sul territorio.

Sono stati proprio i suoi studenti  Lorenzo Fonte, Lorenzo Pontecorvo (5 A Inf), Maria Romani (4 AS), Benedetta Colimodio, Riccardo Tovo, Arianna Verticchio (5 A Lssa)  –  a presentare  il lavoro di ricerca sul mare e sulla costa di Sabaudia, che hanno svolto durante il Pcto, curato dalla professoressa Paola Carelli.

 

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