FORMIA – “Si reca al pronto soccorso con un forte dolore al petto e al braccio sinistro, uno dei tipici segnali di un possibile infarto in corso, ma i medici la trovano positiva, ricollegano le algie al Covid e in un’ora e mezza la dimettono: neanche il tempo di rincasare che un malore la stronca sotto gli occhi disperati del marito“. E’ la sintesi riportata da Studio3A- Valore Spa – società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini – a cui si è rivolto il marito della 68enne di Formia – L. C. – morta lo scroso 11 luglio, che ha deciso di presentare un esposto alla maigstratura per chiedere che si faccia luce sulla morte della consorte e se dovessero esserci state eventuali responsabilità da parte dei sanitare dell’ospedle “Dono Svizzero” di Formia.
Acquisita tutta la documentazione clinica disponibile per valutare il caso con i suoi esperti, sabato scorso – secondo quanto ricostruisce StudioA3-Valore Spa – è stata presentata una denuncia querela presso i Carabinieri di Formia chiedendo all’autorità giudiziaria di disporre tutti gli accertamenti per chiarire le cause del decesso e accertare eventuali responsabilità di natura anche penale dei medici che hanno avuto in cura la paziente. “Il marito – spiega la nota a firma StudioA3-Valore Spa – ha anche già autorizzato, anzi richiesto espressamente, che la salma della moglie venga riesumata per poter procedere al fondamentale esame autoptico. Con l’auspicio che la Procura ritenga meritevoli di accoglimento le richieste e apra un procedimento penale per dare risposte al marito della povera signora”.
Intanto, alla diffusione della notizia, è già intervenuta con una nota anche la Direzione Salute della Regione Lazio, la quale ci ha tenuto a specificare: “La Direzione regionale Salute ha disposto un audit clinico in merito al decesso di una signora di 68 anni dimessa dall’ospedale di Formia e deceduta dopo alcune ore. La disposizione dell’audit serve per chiarire tutti i protocolli clinici adottati ed ovviamente l’Azienda sanitaria locale è a totale disposizione dell’Autorità giudiziaria. Ai familiari e ai cari della donna vanno le profonde condoglianze”.