TERRACINA – L’ex vice sindaco del comune di Pierpaolo Marcuzzi torna ad essere un uomo libero. La revoca degli arresti domiciliari dell’ex assessore all’urbanistica è stata decisa dal Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, lo stesso magistrato che martedì scorso aveva accolto la richiesta della Procura relativamente alla detenzione domiciliare di Marcuzzi nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”.
Il provvedimento del Gip scaturisce da una specifica richiesta presentata mercoledì in sede di interrogatorio di garanzia da parte del legale difensore Giulio Mastrobattista. A suo dire Marcuzzi non doveva essere arrestato perchè indagato con le stesse ipotesi accusatorie contenute nella prima ordinanza d’arresto dello scorso febbraio. E ne prende atto lo stesso Gip Castriota che, non essendo a conoscenza del primo procedimento con l’ordinanza odierna, è inconsapevolmente – è questo l’avverbio utilizzato – incorsa nel divieto previsto dall’articolo 297 del Codice di procedura penale per come interpretato dalla Corte di Cassazione”.
La stessa difesa di Marcuzzi ora si interroga su un’altra circostanza: perchè la stessa Procura non ha approfondito i precedenti, più o meno, recenti dell’ex vice sindaco di Terracina? Giovedì, intanto, sono terminati gli interrogatori di garanzia di cui sono stati protagonisti gli altri indagati raggiunti dall’interdizione per un anno dai pubblici uffici e dalle attività imprenditoriali: si tratta dell’ex assessore al bilancio Davide Di Leo, dell’imprenditore Alfredo Smaltini e del responsabile del settore demanio del comune di Terracina Carlo Michele Sinapi.