CASSINO – “Lo scorso 20 aprile, interessato dalla direzione della Casa di cura S. Raffaele di Cassino in qualità di delegato alle attività produttive, ho scritto al Direttore generale dell’Asl di Frosinone, e per conoscenza al Presidente Zingaretti, al Sub commissario per la sanità Giovanni Bissoni e ad Alessio D’Amato, della Cabina di regia SSR, per chiedere di valutare la possibilità di mettere in campo i necessari provvedimenti atti a scongiurare il rischio default di una struttura vitale per il sistema sanitario locale, sia in termini di prestazioni medico assistenziali che di garanzia di posti di lavoro”.
Lo dichiara il vicepresidente della Provincia di Frosinone Andrea Amata, che aggiunge: “purtroppo ad oggi tale appello sembra essere caduto nel vuoto, stante le notizie di licenziamenti, messa in mobilità per i lavoratori del gruppo sanitario a causa dei mancati trasferimenti da parte della Regione Lazio”.
“Una situazione incresciosa, se si pensa che la struttura vanta un credito di circa 50 milioni di euro proprio dall’Asl di Frosinone, attualmente bloccato da un provvedimento di recupero cautelativo che però non rispecchia quanto stabilito dalle sentenze delle procura generale presso la Corte dei Conti del Lazio”.
“Per cui – conclude il vicepresidente Amata – rinnovo l’appello ad intervenire, a sedersi attorno ad un tavolo tutti insieme e ad evitare quelle preoccupanti risultanze che emergono dai provvedimenti delle ultime ore, in maniera tale che siano salvaguardati i livelli occupazionale e l’imprescindibile diritto alla salute che la struttura del San Raffaele garantisce ai cittadini di questa provincia”.