LATINA – Torneranno alle urne il 4 settembre prossimo i cittadini iscritti in 22 delle 116 sezioni elettorali del comune di Latina. Dovranno ripetere il primo turno delle amministrative del 3 e 4 ottobre scorsi quando il candidato sindaco del centro destra Vincenzo Zaccheo per poco meno di 1100 preferenze non venne riletto primo cittadino non superando, così, il 50,01% dei voti validi. Lo ha deciso, dopo un’attesa di due giorni, la seconda sezione del Consiglio di Stato. Ha confermato la sentenza numero 657 del Tar del Lazio relativamente alla dichiarazione di decadenza del consiglio comunale e soprattutto del rieletto sindaco Damiano Coletta.
I giudici di palazzo Spada hanno ritenuto infondate le censure formulate nel ricorso sottolineando come siano state riscontrate “in numerose sezioni, alcune violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto che ne alteri in modo oggettivo la genuinità e soprattutto renda impossibile, con valenza assorbente ogni ulteriore considerazione, ricostruire l’effettiva volontà del corpo elettorale interessato”.
Il Consiglio di Stato nel merito ha condiviso le conclusioni cui era giunta la Prefettura di Latina che aveva accertato nelle 22 sezioni la non corri-spondenza del numero complessivo di schede autenticate rispetto alla somma delle schede effettivamente utilizzate dagli elettori e di quelle non utilizzate e indicate a verbale, con una differenza numerica, in alcune di loro, non trascurabile”.
Il Comune capuologo continuerà ad essere guidato dal commissario Prefettizio Carmine Valente, il sindaco Coletta rimane ai box ma in una conferenza stampa on line ha annunciato battaglia. Anzi, ha espresso, per quanto possa apparire paradossale, la sua soddisfazione per l’esito del pronunciamento del Consiglio di Stato per quella che si preannuncia una chiamata alle armi al popolo del centro sinistra dì Latina per “vincere di nuovo e farlo con una maggioranza assoluta dei consiglieri“.
Coletta, assitito dagli avvocati Gennaro Terracciano, Paolo D’Eletto e Annunziata Abbinente, vuole eliminare la situazione di anatra zoppa in cui si è trovato a governare dopo il vittorioso ballottaggio quando “la città – ha detto ai cronisti collegati in video conferenza – si è già pronunciata da chi essere governata”. Il sindaco, attualmente decaduto, non è entrato nel merito della sentenza del Consiglio di Sttao (presidente Carlo Saltelli, giudice estensore Francesco Frigida ma ha definito l’irregolarità nelle operazioni di voto un effetto dell’inesperienza dei componenti dei seggi in cui si tornerà a votare: “E ve lo dimostro perchè nella sentenza del Consiglio di Stato il discorso della scheda ballerina non è stato preso in considerazione perché questi elementi non c’erano”. Coletta da ex calciatore dilettante vuole tornare a vincere “non per tornare nella situazione di stallo di prima ma per proiseguire il buon lavoro che stiamo facendo per la mia città dal 2016”
“Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar del Lazio, infatti in sede di verificazione sono state riscontrate, in numerose sezioni, violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto”. Lo ha afferma Claudio Durigon, deputato e coordinatore della Lega Lazio, commentando la sentenza del Consiglio di Stato sulle comunali di Latina: “Si tratta di situazione desolante e preoccupante su cui il Ministero dell’Interno deve fare chiarezza. Ora il Pd e il M5S esprimeranno ancora solidarietà all’ex sindaco Damiano Coletta dopo le verifiche della Prefettura di Latina e le sentenze del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato? Vincenzo Zaccheo e il centrodestra sono l’unica strada per far rinascere Latina” ha sottolineato Durigon.
Nelle ore in cui veniva resa nota la sentenza del consiglio di Stato il presidente della Provincia e sindaco di Minturno ha convocato la prossima seduta del consiglio comunale di Latina. Si svolgerà il 1 agosto alle ore 11.30 per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri ma anche per deliberare la surroga di ben sei consiglieri provinciali.
Tre sono di Latina e sino al 4 settembre sono decaduti. Si tratta di Annalisa Muzio, Valeria Campagna e Enzo De Amicis che saranno sostituiti dai primi dei non eletti; Anna Ciccarelli (Forza Italia, di Itri), Vincenzo Giovannini (di Aprilia) e di Luca Magliozzi, ex candidato a sindaco ed attuale capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Formia.
Saranno surrogati anche i consiglieri provinciali espressione del disciolto consiglio comunale di Terracina: Barbara Caringi, Ilaria Marangoni e Sara Norcia che saranno rimpiazzati da Elio Sarracino, Luigi Vocella (Fondi) e Franco Cardinale (consigliere della Lega sempre a Fondi)