GAETA – L’idea di svolgere la prossima riunione del Consiglio comunale di Gaeta presso un lussuoso catamarano prodotto da un cantiere cittadino, dopo aver suscitato le critiche dei consiglieri comunali Emiliano Scinicariello (Pd) e Sabina Mitrano (Gaeta città di valore – Europa Verde), diventa occasione di critiche anche da parte della locale sezione “Mariano Mandolesi” del Partito Comunista.
L’idea di questa particolare location passa per l’intento di supportare la cantieristica gaetana, ma è proprio su questo aspetto che i comunisti gaetani hanno da ridere: ” noi ricordiamo molto bene che tra coloro che hanno ‘affondato’ la nautica gaetana c’era l’allora Amministrazione comunale di cui Leccese era parte ed attuale seguito. Dopo la chiusura della Cantieri Navali del Golfo con la condanna per oltre 30 famiglie, ci fu pure la crisi del fiore all’occhiello e della storia della nautica gaetana nel mondo, l’Italcraft! E noi di questo ne conosciamo bene la storia”.
“Tutta la politica della zona fu assente, tranne noi!” – ricordano dalla sezione “Mandolesi” – “una presenza, la nostra, voluta dagli operai ma non gradita e poi contrastata dai sindacati; dove abbiamo condiviso le difficoltà degli operai, giorno dopo giorno, li abbiamo sostenuti e consigliati come agire”. Ed ancora ricordano: “Solo in due casi l’allora amministrazione mandò due suoi rappresentanti. Una prima volta con l’assessore Vona e una seconda con l’attuale sindaco Leccese. Furono confronti di facciata, di circostanza, di quelli che lasciano il tempo che trovano, inutili”.
“Ora, per tornare alla questione, affermiamo che forse era più il caso (visto le attuali scelte) di fare piuttosto al suo tempo un consiglio comunale dentro lo stabilimento Italcraft e semmai anche uno dentro la Genepesca. Ma si sa che questi nostri amministratori sono per lo strumento dell’effimero e del sensazionale, non dalla parte dei lavoratori” – scrivono ancora i comunisti gaetani.
E concludendo, il locale Partito Comunista afferma: “Dovevano agire al tempo per salvaguardare il settore della nautica, ora questi spettacoli a favore di qualche padrone servono poco o niente alla città e ai suoi lavoratori. In conclusione ci permettiamo di dare un ultimo suggerimento a questa Amministrazione Comunale: se proprio ci tiene a fare riunioni in ‘non luoghi’ pubblici come le imbarcazioni, il prossimo Consiglio Comunale potrebbero svolgerlo su una delle nostre paranze in modo di sostenere almeno con clamore il settore della pesca”