TERRACINA – Dimettendosi dall’incarico primancora del definitivo scioglimento del consiglio comunale, l’ex sindaco di Terracina Roberta Tintari non può reiterare il reato ed inquinare le prove e pertanto può tornare in libertà. Questa richiesta è stata formalizzata dalla difesa dell’ex primo cittadino nel corso della discussione davanti al Tribunale del Riesame del ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che, emessa dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dai sostituti procuratori Giuseppe Bontenpo, Antonio Sgarrella e Valentina Giammaria, era stata emessa dal Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota. La Procura ha contestato sinora agli indagati a vario titolo i reati ipotizzati di falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l’affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, rivelazione del segreto d’ufficio.
I legali della Tintari, gli avvocati Dino Lucchetti e Massimo D’Ambrosio, facendo leva sull’insussistenza delle esigenze cautelari, hanno definito marginale il ruolo svolto dall’ex sindaco di Terracina nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach” relativamente all’illegittima gestione delle concessioni balneari e alla pilotata realizzazione di interventi sul demanio marittimo. Alla discussione del ricorso dell’ex sindaco Tintari e di altre due persone finite ai domiciliari – l’ex dirigente al demanio Costantino Corrado (assistito dagli avvocati Stefano Iucci e Luca Giudetti) ed il funzionario comunale Giampiero La Rocca (difeso dall’avvocato Massimiliano Cesare Fornari)- ha partecipato anche il sostituto procuratore Giammaria che ha chiesto, invece, la conferma degli arresti domiciliari per i tre. Se ne saprà qualcosa di più entro martedì della prossima settimana quando ci sarà la discussione del ricorso degli altri due indagati finiti ai domiciliari: si tratta dell’ex presidente del consiglio comunale Gianni Percoco (difeso dall’avvocato Emilio Marigliani) e dell’imprenditore Alberto Leone.
L’unico indagato che ha deciso di non ricorrere al Riesame è l’ex vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi al quale lo stesso Gip, in sede di interrogatorio di garanzia, ha già accolto la richiesta di revoca dell’ordinanza cautelare che, depositata dall’avvocato Giulio Mastrobattista, conteneva gli stessi reati per i quali lo stesso Marcuzzi era finito ai domiciliari lo scorso febbraio.
Lunedì 8 agosto si svolgerà invece davanti il Gip Castriota l’udienza collegiale in cui sarà discussa la richiesta di autorizzazione a procedere presentata dalla Procura della Repubblica nei confronti dell’ex sindaco di Terracina e attuale parlamentare europeo di Fratelli di Italia Nicola Procaccini. E’ stata necessaria per l’utilizzabilità di tutti gli atti che riguardano il deputato europeo, tra gli indagati eccellenti di “Free Beach”.