TERRACINA – Il Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, dopo un’udienza durata un’ora, si è riservata la decisione se accogliere o meno la richiesta della Procura di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex sindaco di Terracina e attuale parlamentare europeo di Fratelli d’Italia. Si tratta di uno degli indagati eccellenti dell’inchiesta “Free Beach” nei confronti del quale i sostituti procuratori Giuseppe Bontempo e Valentina Giammaria, a fronte delle ipotesi accusatorie di turbativa d’asta e induzione indebita a dare o promettere utilità, hanno sollecitato l’esigenza di poter utilizzare nel processo alcune intercettazioni telefoniche che coinvolgono Procaccini nella triplice mansione di ex sindaco, di ex assessore all’attuazione al programma nella prima Tintari dal 2019 al 2020 e – come detto – di deputato europeo.
L’Onorevole Procaccini ha chiesto di essere difeso dal padre, l’ex magistrato e presidente della sezione penale del Tribunale di Latina Massimo e dall’avvocato Giulio Mastrobattista. Hanno presentato una circostanziata memoria che hanno sollecitato il rigetto dell’istanza della Procura in quanto le intercettazioni telefoniche, oltre a non essere state autorizzate dal parlamento europeo, non sono state registrate su utenze intestate o in uso allo stesso Procaccini, a componenti del suo nucleo familiare e nella disponibilità di persone ritenute vicine per ragioni lavorativi al deputato europeo di Fdi.
Intanto è atteso per oggi il pronunciamento del Riesame sul ricorso presentato dalla difesa del dimissionario sindaco Roberta Tintari contro l’ordinanza con cui lo stesso Gip Castriota le ha concesso gli arresti domiciliari. Secondo gli avvocati Dino Lucchetti e Massimo D’Ambrosio l’ex primo cittadino dimettendosi dall’incarico primancora del definitivo scioglimento del consiglio comunale non può reiterare il reato ed inquinare le prove e pertanto può tornare in libertà. Facendo leva sull’insussistenza delle esigenze cautelari, la difesa ha definito marginale il ruolo svolto dall’ex sindaco di Terracina nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach” relativamente all’illegittima gestione delle concessioni balneari e sulla realizzazione di interventi sul demanio marittimo.