MINTURNO – In tanti sono accorsi ieri pomeriggio in Piazza Portanova per dare l’ultimo saluto all’ex consigliere Romolo del Balzo. Non solo cittadini ma anche molti politici: erano presenti accanto ai familiari i sindaci dei Comuni limitrofi, con i loro gonfaloni, e inoltre, tra gli altri, il senatore Claudio Fazzone, il consigliere regionale Pino Simeone e l’europarlamentare Matteo Adinolfi, oltre che l’intero consiglio comunale di Minturno. Una cerimonia, svolta con rito evangelico, molto semplice, nel corso della quale è stato ricordato il politico, morto lunedì sera all’età di 66 anni.
Dopo la lettura dei passi della Bibbia, è stata data la parola al consigliere comunale Massimo Moni, intimo amico di Del Balzo, che aveva indosso la fascia tricolore, un atto di cortesia da parte del sindaco Gerardo Stefanelli, presente nella duplice veste di primo cittadino e Presidente della Provincia di Latina. Moni, senza nascondere la commozione, ha ricordato la figura di Romolo Del Balzo, di suo nonno che è stato Podestà a Minturno e di suo padre Severino Presidente della Provincia di Latina. Era l’anno 1994 quando divenne consigliere comunale per la prima volta con un successo enorme e poi i vari incarichi di vicepresidente e assessore provinciale e poi ancora due volte consigliere regionale, oltre che presidente del consiglio comunale di Minturno per moltissimi anni «svolgendo l’incarico sempre con equità, saggezza, rispondendo a tutti i consiglieri senza distinzione politica».
«Romolo – ha continuato Moni – era l’amico di tutti, era sempre tra la gente. Si metteva a disposizione, senza distinzioni di parti politiche. Al primo posto c’era sempre Minturno e la sua gente. Si è prodigato per far arrivare finanziamenti sul nostro territorio: ricordo i lavori al Castello, il ripascimento, il parcheggio multipiano e anche per i Comuni limitrofi. Nel periodo della pandemia non riusciva a staccarsi dal telefono per dare aiuto a tutti. Romolo era una persona perbene, è stato un esempio di politico ma anche di amico».
«Importante in questi momenti – ha dichiarato in chiusura il presidente Stefanelli – dare all’uomo la gloria che merita. Un giusto riconoscimento a un uomo che ha rappresentato e servito questo territorio. Oggi Minturno saluta uno dei suoi figli più cari. Nostro compito ora è mantenere vivo l’insegnamento umile e semplice di Romolo».
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