GAETA – Sensori per promuovere un sistema di preallerta qualora il torrente Pontone, ai confini del comune di Formia, dovesse gonfiarsi in caso di abbondanti precipitazione atmosferiche. Li installerà nei prossimi giorni il Comune di Gaeta alla luce di un piano, decisamente preoccupante, che ha stilato la protezione civile del Comune che come responsabile operativo un ‘guru’ del settore su scala regionale e nazionale, Aldo Baia. Che bisogna adottare sistemi preventivi a favore delle centinaia di cittadini che risiedono lungo la riva destra del corso d’acqua l’hanno tenuto a sottolineare nel corso di una conferenza stampa il sindaco di Gaeta Cristian, l’assessore alla Polizia Locale e protezione civile del comune Mario Paone e la dirigente del settore Annamaria De Filippis.
Il Comune, per quanto possa apparire paradossale, ha rotto gli indugi e ha deciso di correre ai ripari alla luce di un inquietante report, fotografico e video, che la Protezione civile del Comune di Gaeta ha effettuato sulla scorta della consulenza scientifica dell’autore del piano comunale di protezione civile, il geologo Luca Burzi. Contiene il devastante scenario dei numerosi incendi (“gli stessi, per numero, del 2021 ma verificatisi su porzioni di territorio risparmiati sinora nel corso degli ultimi anni” – ha detto Aldo Baia nell’intervista video allegata) che hanno incenerito colline e costoni montuosi insistenti nel comune di Itri. Qui nasce proprio il Rio d’Itri – o torrente Pontone – che, dopo aver attraversato il centro abitato di Itri e la località Canzatora, sfocia sulla spiaggia di Vindicio sancendo il confine geografico dei comuni di Formia e Gaeta. Lo studio redatto ed illustrato da Baia ai cronisti è raccapricciante nella misura in cui ipotizza che le fiamme dolose di quest’estate acuiranno “dappertutto” il rischio idrogeologico del corso d’acqua in occasione della stagione autunnale ed invernale.
“I boschi e sterpaglie rappresentavano sinora autentici filtri naturale – ha detto Baia – Ora siamo legittimamente preoccupati perché gli incendi hanno devastato porzioni di territorio con importanti pendenze che superano anche il 65%. Ed il principio di Newton ci insegna che l’acqua scorre più velocemente in base ai dislivelli che deve affrontare”. Il comune di Gaeta nel corso della conferenza stampa non ha voluto affrontare e alimentare qualsiasi tipo di polemica con il comune di Itri. Interpellato sulla circostanza e sull’opportunità o meno di inviare questo studio alla Procura di Cassino, lo stesso Baia ha evitato di promuovere uno scontro istituzionale con l’amministrazione itrana guidata da dieci mesi dal sindaco Giovanni Agresti: “Vede, io sono qui in abiti civili….Sono il responsabile operativo del piano di protezione civile del comune di Gaeta. Le indagini le fanno altri, i Carabinieri Forestali. Di certo ad Itri i responsabili degli incendi non sono soltanto patologicamente da curare ma vanno perseguiti perché le conseguenze dei loro gesti saranno pesantissime per il territorio e per i cittadini che risiedono lungo il Pontone. Speriamo di sbagliarci ma – ha concluso Baia – ho qualche dubbio”.
Il suo dossier comunque ha anche un carattere informativo “per conoscere anticipatamente quali siano gli scenari compatibili che potrebbero avvenire dopo i tantissimi incendi che hanno interessato il Comprensorio ed in particolare quali criticità potrebbero presentarsi”. Si concretizzerà attraverso una snella e veloce informazione a favore dei cittadini delle zone a rischio inondazione al seguito di precedenti episodi alluvionali del Rio di Itri, per lo piu residenti in via Canzatora, Via Pontone e S. Angelo. Saranno informati attraverso questi sensori in fase di installazione unitamente al codice di allerta meteo ma anche sulle modalità da seguire in caso di eventi meteo imprevisti di grossa intensità. Il tutto dovrà garantire una veloce evacuazione dalle zone interessate o di messa in sicurezza dei residenti che dispongono di piani superiori nelle loro abitazioni.
Si svolgeranno ora in programma incontri di informazione e formazione direttamente con i cittadini delle aree a rischio, mediante accessi al sito ufficiale del Comune per chi volesse farlo in “Fad”, Formazione a distanza o con incontri organizzati dagli stessi residenti, che potranno richiederli e programmarli con l’ufficio di Protezione Civile del Comune di Gaeta. Il sindaco Leccese e l’assessore alla protezione civile del comune di Gaeta, l’avvocato Mario Paone, hanno utilizzato tre verbi declinati all’infinito: comunicare, sensibilizzare e informare.
“Quello che possiamo fare, al momento, è questo. I cittadini non saranno soli in caso di emergenza – ha aggiunto il sindaco Leccese nell’intervista video allegata – Speriamo naturalmente che questo non accada ma il monitoraggio effettuato dalla Protezione civile costituisce un importante motivo di allerta. Naturalmente la messa in sicurezza e la bonifica idraulica e idrogeologica non può riguardare il solo comune di Gaeta – hanno concluso – Quello di Itri, quale comune capofila, ha ottenuto significativi finanziamenti per la sistemazione del torrente Pontone e speriamo che i tempi inerenti la progettazione esecutiva siano davvero brevi”. Ma dalla conferenza stampa una risposta a questo auspicio non è mai arrivata. Purtroppo
INTERVISTE video Cristian Leccese, sindaco di Gaeta e Aldo Baia, responsabile operativo Protezione civile comune di Gaeta