VENTOTENE – E’ arrivato ieri pomeriggio con l’aliscafo delle 18 da Formia e subito è stato accolto dai fans che sono riusciti a strappargli un selfie o un autografo. Leonardo Pieraccioni torna di nuovo sull’isola di Ventotene per gli ultimi sopralluoghi del suo nuovo film, dal titolo provvisorio “Il Professor Cenerentolo”, che sarà nelle sale per il prossimo Natale. Rispetto a febbraio scorso, quando ha effettuato i sopralluoghi a Gaeta e a Ventotene sotto la pioggia e il freddo, questa volta ha trovato il caldo sole di maggio. Arrivato al porto nuovo, il regista toscano è stato accolto dal sindaco Geppino Assenso e dal consigliere comunale Daniele Coraggio.
Ancora top secret il nuovo progetto: confermati nel cast l’amico fraterno Massimo Ceccherini e la bellissima Laura Chiatti. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterà al solito di una commedia d’amore ma dal taglio diverso rispetto ai film precedenti, e questa volta potrebbe esserci anche un risvolto amaro nella vicenda.
“Non sarà solo una storia d’amore – ha dichiarato l’attore e regista fiorentino – A 20 anni esatti da ‘I laureati’, e per i miei 50 anni, ho pensato di dare una sterzata al mio personaggio anche se sarà sempre una commedia. Nei miei film ho spesso sfiorato certi temi, anche amari, ma il mio personaggio era sempre un buono, magari un po’ ingenuo. Questa volta non sarà proprio così, avrà qualcosa di nuovo da raccontare”.
Sono previste otto settimane di riprese e gran parte del film sarà girato proprio a Ventotene. Pieraccioni tornerà sull’isola pontina il prossimo 20 giugno per girare finalmente l’attesissima pellicola.
“Si tratta una grande opportunità per l’isola e il Golfo di Gaeta – spiega il consigliere Daniele Coraggio – perché il film dovrebbe essere nelle sale a Natale 2015 e potrebbe rappresentare un’ottima vetrina turistica. Sicuramente i gaetani e i ventotenesi lavoreranno di squadra con le rispettive amministrazioni locali e le imprese affinché questo film produca i risultati sperati e confermi la grande cultura dell’accoglienza dei nostri territori”.
Giuseppe Mallozzi