VENTOTENE – Continua a vivacizzare il prevedibile e sonnacchioso dibattito politico amministrativo al comune di Ventotene la decisione dell’amministrazione Caputo di affidare alla ditta individuale “Langella Antonio”, all’indomani del sequestro preventivo delle strutture gestite dalla Multiservizi “Stella Maris”, il servizio di ormeggio e di assistenza alle imbarcazioni da diporto all’interno dello specchio acqueo in concessione allo stesso Comune di Ventotene in località Porto Nuovo.
I consiglieri d’opposizione Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri hanno formalizzato una precisa richiesta di accesso agli atti inviata al dottor Giuseppe Coriddi dell’area Bilancio, Programmazione, Paghe, Stipendi del comune, alla dirigente del settore demanio Antonella Cantaro, al responsabile della riserva naturale di Ventotene e Santo Stefano Antonio Romano e al revisore unico del comune Carlo Di Cicco. Non sono da trascurare le istanze che i tre esponenti della minoranza consiliare hanno inviato al comune di Ventotene. Il nuovo capitolato di gara prevede, tra le altre cose, che l’inizio dell’attività sarebbe dovuto essere” necessariamente proceduto dalla sottoscrizione della relativa convenzione o da un verbale di esecuzione anticipata e, in particolare, l’articolo 5 fa obbligo al nuovo concessionario di versare il corrispettivo offerto, 80mila euro a fronte dei 50mila previsto quale base di gara, “sarebbe dovuto essere versato in unica soluzione alla firma della convenzione”.
I consiglieri Santomauro, Bernardo e Malingieri ricordano che il 30 luglio scorso è stata convocata una nuova seduta del consiglio comunale di Ventotene con all’ordine del giorno, tra l’altro, la verifica del permanere e della salvaguardia degli equilibri di bilancio. “Per partecipare al consiglio comunale ed esercitare il mandato è necessario – scrivono i tre rappresentanti dell’opposizione – avere riscontro del versamento del corrispettivo da parte dell’aggiudicatario in quanto, in caso di iscrizione a bilancio delle somme e di mancato effettivo versamento delle stesse, potrebbe venir meno l’equilibrio del bilancio. La visione dei documenti relativi all’appalto e, in particolare al pagamento, ed alle fidejussioni da rilasciare a garanzia delle obbligazioni assunte, come indicato nel capitolato prestazionale, è assolutamente necessaria per l’esercizio del proprio mandato consiliare. Da qui è stato formalizzato con un chiaro accesso agli atti un “pacchetto” di richieste”.
La prima riguarda l’ottenimento della copia del pagamento di 80mila euro con cui il neo concessionario Antonio Langella – l’incarico scadrà il prossimo 31 dicembre sulla scorta della concessione demaniale di 15 anni rilasciata al comune di Ventotene dalla Capitaneria di porto di Gaeta – avrebbe dovuto versare (e poi esibire prima dell’inizio del servizio) nelle casse del comune isolano quale corrispettivo del servizio di ormeggio ed assistenza alle imbarcazioni da diporto all’interno dello specchio acqueo in località Porto Nuovo. E non è finita. Le minoranze al comune di Ventotene hanno chiesto poi di sapere se il nuovo appaltatore risulti o meno iscritto nel Registro delle Imprese di Latina “Rimessaggio di imbarcazioni su area privata” (si tratta di “un’attività assimilata alla gestione di un garage e non certamente alla gestione di un porto di ormeggio turistico”) poiché si tratta di uno dei requisiti necessari per partecipare all’avviso ed all’assegnazione del servizio. Le minoranze, indossando i panni di Sherlock Holmes, hanno chiesto di avere copia delle necessarie autorizzazioni rilasciate dal Rup della Riserva marina di Ventotene e di Santo Stefano per l’esercizio dell’attività dichiarata dalla ditta “Antonio Langella” con inizio il 19 giugno 2021, copia della dichiarazione della Tari relativa all’area in cui viene indicata sia esercitata l’attività di “ rimessaggio di imbarcazioni su area privata” e, inoltre, copia della documentazione esibita dall’appaltatore idonea alla dimostrazione del fatturato realizzato per la gestione di attività similari alla gestione di un porto di ormeggio turistico, nell’anno precedente.
Il comune di Ventotene nel “cuore” della stagione turistica 2022 è stato costretto ad espletare “last minute” la gara per il rimessaggio delle imbarcazioni da diporto dal momento che lo stesso servizio era stato sospeso in concomitanza del sequestro della Guardia di Finanza della locale Brigata delle strutture (sarebbe state installate posizionate illegalmente sul demanio marittimo) della Multiservizi del comune “Stella Maris”.
Nella richiesta di accesso agli atti i consiglieri Santomauro, Bernardo e Malingieri affondano, avanzando un pesante interrogativo, il coltello in un’altra ferita rimasta aperta a quanto pare: ma la Giunta Caputo ha provveduto, in qualità di socio unico della municipalizzata Stella Maris, a chiedere al Gip del Tribunale di Cassino il dissequestro degli impianti (di sua proprietà)? E delle colonnine per l’erogazione dell’energia elettrica, dell’acqua e dell’antincendio? La stessa rinnovata amministrazione comunale ha provveduto a chiedere copia della documentazione di verifica della perfetta funzionalità dell’antinfortunistica, in particolare dell’impianto antincendio, alla data di avvio della nuova gestione? Si tratta di interrogativi che, se non dovessero ricevere le auspicate risposte, saranno inoltrati – hanno sapere i consiglieri Santomauro, Bernardo e Malingieri – a chi è istituzionalmente preposto.