LATINA – Sarà più facile in futuro per Acqualatina riscuotere i propri crediti. Con un decreto ad hoc del Ministro dell’Economia e finanze, Daniele Franco, l’ente gestore è stato autorizzato a riscuotere coattivamente i crediti relativi alla tariffa del servizio idrico integrato sul territorio dell’ex Ato 4. Secondo la presidenza provinciale della Confconsumatori di Latina Acqualatina non dovrà più procedere alla riscossione rivolgendosi alla giustizia ordinaria, come avvenuto sino ad oggi. Per chiedere il pagamento delle bollette insolute potrà, attraverso l’emissione di una ingiunzione fiscale, richiedere quanto dovutole per poi trasmettere gli atti direttamente all’agente della riscossione.
Il Mef, insomma, ha stabilito per Acqualatina la stessa procedura applicata per i comuni per la riscossione delle multe stradali o per il recupero delle tariffe Tari. L’autorizzazione concessa dal Ministro Franco ad Acqualatina è la conseguenza della normativa di settore e soprattutto del fatto che si ravvisa nell’attività svolta “la rilevanza pubblica dei crediti vantati dall’ente gestore in ragione della natura dell’attività svolta, relativa all’erogazione del servizio idrico integrato”. Per il presidente provinciale della Confconsumatori di Latina, l’avvocato Franco Conte, il decreto del Mef sancisce l’esistenza di “due pesi e di due misure” relativamente all’inopportunità degli aumenti tariffari approvati dalla conferenza dei sindaci che il 27 giugno 2022 aveva dato l’ok per l’aumento delle tariffe di Acqualatina con un +8% nell’anno 2022 e +5% nel 2023. In sostanza gli aumenti tariffari venivano giustificati dalla notevole morosità esistente e dalla incapacità del gestore di recuperarla mediante l’utilizzo delle procedure ordinarie di riscossione.
“Ora però questa incapacità non sussisterebbe più poiché – osserva il presidente Conte – il gestore ha tutti gli strumenti che richiedeva da anni per recuperare le morosità degli utenti e quindi ancor più ci possiamo domandare il perché degli aumenti tariffari deliberati dai sindaci allorquando erano già al corrente delle nuove procedure di riscossione autorizzate”.
Per la Confconsumatori di Latina gli utenti del servizio idrico quindi devono sapere “che d’ora in avanti quando arriveranno le ingiunzioni di pagamento del gestore queste non possono essere ignorate. Al contrario, verificate ed eventualmente, se ne ricorrono i presupposti, potranno essere contestate formalmente davanti ai giudici ordinari poiché il passo successivo, è bene saperlo, potrà essere la riscossione coatta come già avviene per molti comuni in merito al recupero delle imposte locali”.