FORMIA – Il conto alla rovescia (sembra) essere terminato: entro la prima decade di settembre la Formia Rifiuti zero – la società municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti in città e sull’isola di Ventotene – avrà il suo nuovo (e terzo) amministratore unico della sua breve storia industriale. E’ quanto si evince dal decreto numero 18 che, firmato venerdì dal sindaco di Formia Gianluca Taddeo, ha istituito la commissione chiamata a valutare le candidature formalizzate per la sostituzione di Michele Bernardini, il manager di Albano che non è stata confermato in concomitanza dell’approvazione del bilancio di previsione 2022. La commissione istituita dal sindaco Taddeo è composta da “dirigenti dei due comuni soci e/o esperti di comprovata fama”.
Più precisamente dalla segretaria generale Maria Saccoccio (quale presidente), dal dirigente del settore Lavori Pubblici Giuseppe Caramanica e, in rappresentanza del comune di Ventotene, dal funzionario e presidente della riserva marina di Santo Stefano Antonio Romano. Questi “saggi” dovranno valutare le 17 candidature arrivate al comune di Formia quale principale socio di maggioranza. Scaturiscono da due avvisi: il primo, pubblicato il 16 giugno scorso, era scaduto dopo appena 20 giorni, il 6 luglio; il secondo, riaperto il 5 luglio, aveva conosciuto un nuovo termine, le ore 24 del 18 luglio scorso. Le domande di partecipazione sono state naturalmente secretate. Di sicuro – secondo quanto prevede l’articolo 3 dello stesso avviso – dovranno contenere i requisiti dell'”adeguata professionalità, qualificazione ed esperienza rispetto all’incarico da ricoprire” nel prossimi tre anni….oltre che dagli elementi desumibili dal curriculum vitae di ciascuno dei 17 candidati…
La commissione dovrebbe insediarsi la prossima settimana per cominciare a valutare (ma sono stati fissati i punteggi da conferire ai singoli criteri fissati dall’avviso?) i singoli curricula. Dopodichè la scelta finale spetter “insindacabilmente” all’assemblea dei soci che, in effetti, sono due, i sindaci di Formia e Ventotene, Gianluca Taddeo e Carmine Caputo. Il nuovo amministratore – secondo l’articolo 4 dello Statuto della Frz – resterà in vigore tre anni dall’atto della nomina e percepirà per il primo anno 32mila euro lordi annui, un importo che è pari al 70% dell’indennità del sindaco di Formia. Il rimborso – cui si aggiungono i rimborsi per il vitto e l’alloggio qualora il nuovo Amministratore non fosse residente a Formia – potrebbe aumentare se dovesse essere ritoccata la stessa indennità del primo cittadino Taddeo. Un fatto è certo.
La nuova guida della Formia Rifiuti zero sarà determinante per il futuro industriale dell’unica società pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti sul territorio, delicatissimo (e non sono per i suoi confini geografici), del sud pontino. Che dopo 8 anni la società varata nel 2014 dall’allora amministrazione di centro sinistra del sindaco Sandro Bartolomeo debba conoscere una nuova stagione imprenditoriale lo hanno detto, con diverse sfumature, un po’ tutte le forze politiche presenti in consiglio . Sono le stesse che, in occasione di una polemica innescata da alcune dichiarazioni del sindaco Taddeo, avevano chiesto una “dovuta riflessione” in consiglio. Ci sarà? Quella in programma nei prossimi giorni sarà una “selezione di ampio respiro” – aveva annunciato il sindaco Taddeo – per individuare il futuro management della municipalizzata del comune di Formia nella fase in cui – come detto – la stessa società è stata accusata di aver esaurito la sua iniziale azione propulsiva in tema di gestione dei rifiuti e potenziamento sul vasto territorio cittadino della raccolta differenziata e alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo tributo, la Tarip, la tariffazione puntuale sui rifiuti. E non è finita.
Nel 2023 scadrà il termine dell’incarico affidFormia Rifiuti zero si inserisce ora nell’ambito di una sfida ato in house dall’amministrazione formiana alla sua società municipalizzata per la gestione del ciclo dei rifiuti e l’individuazione del nuovo amministratore della che intendono, almeno verbalmente, per la prima volta affrontare i comuni del Golfo, quella di dar vita ad un ambito territoriale ottimale del sud pontino per dar vita ad un consorzio pubblico per la gestione dei rifiuti. Taddeo aveva convocato lo scorso 26 maggio un vertice dei sindaci dei comuni del sud pontino nell’ambito del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio 2019-2025 (Prgr), che si pone tra gli obiettivi prioritari la riduzione, il riciclo, il recupero e valorizzazione dei rifiuti promuovendo progetti di investimenti pubblici.
“Si è trattato di un primo confronto – aveva spiegato il sindaco di Formia – in cui si sono analizzate la riorganizzazione per ambiti ottimali del servizio di gestione integrata dei rifiuti per arricchire e migliorare la gestione che dovrà essere organizzata per ambiti territoriali ottimali sovracomunali, con conseguente obbligo per i Comuni ricadenti in ciascun ambito di aderire ad una forma di cooperazione intercomunale”.