GAETA – Un’autentica chiamata alle armi ma con qualche assenza di troppo. E’ quella che ha formalizzato il due volte sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano a quelli che sono stati un po’ i candidati presenti nelle otto liste civiche protagonisti del plebiscitario successo del suo predecessore Cristian Leccese alle amministrative del 12 giugno scorso. Che ci sia stata qualche defezione nell’incontro “organizzativo” fissato per lunedì sera presso l’hotel Mirasole di Gaeta era nell’aria. “E perché sarei dovuto andare? Le elezioni amministrative sono terminate quasi tre mesi fa e sono impegnato nella campagna elettorale per il mio partito che, voglio ribadirlo, era e resta Fratelli d’Italia”.
A dichiararlo è il riconfermato consigliere comunale Marco Di Vasta, ora di “Gaeta Tricolore” altro non è l’esperienza civica alle amministrative del 12 giugno del partito di Giorgia Meloni di cui Di Vasta è anche il portavoce cittadino. “La legge elettorale in carica è mista – ha puntualizzato Di Vasta – Si eleggono un terzo di deputati e senatori nei collegi uninominali, il resto avviene nelle circoscrizioni proporzionali dove Fratelli d’Italia ha i suoi validi e ottimi candidati”. E Mitrano ha chiamato a raccolta la sua maggioranza bulgara che sostiene il sindaco Leccese perché il 25 settembre vuole tentare, dopo due significativi mandati amministrativi per Gaeta, il salto a Montecitorio.
L’ex primo cittadino è nella terza posizione della lista di Forza Italia nella circoscrizione Lazio 2, quella delle province di Frosinone e Latina, per il rinnovo di una dimagrita Camera dei Deputati. Quella di Mitrano è apparsa una candidatura un po’ anomala rispetto al “credo” professato nel corso del decennio 2012-2022: le sorti di un’amministrazione, nel bene e nel male, le decidono le persone con il loro bagaglio valoriale e di esperienza. Insomma Mitrano non ha mai creduto nell’apporto dei partiti tradizionali, quelli nazionali per intenderci, nelle singole esperienze amministrative locali. Una posizione legittima ma non del tutto condivisa. A cominciare proprio del portavoce di Fdi Di Vasta che nella fase che ha preceduto l’ultima campagna elettorale amministrativa aveva tentato un timido tentativo per dar vita ad una coalizione di centrodestra che vedesse l’apporto di Fdi, Lega e Forza Italia, quale socio di maggioranza. Anche il tentativo dei Fratelli d’Italia di creare un asse elettorale con la Lega è andato maldestramente abortito e questa rinuncia, a posteriori, ha fatto le fortune di Cristian Leccese che, facendo affidamento su un blocco unico e speculando sulle inverosimili divisioni nel centro sinistra gaetano, ha potuto maramaldeggiare sino a conquistare un doppio premio di maggioranza in termini di attribuzione dei consiglieri comunali. Altro che ricorso al ballottaggio, che non c’è stato mai, del 26 giugno scorsi.
Ora la situazione amministrativa è leggermente mutata e nella coalizione Leccese si sono creati alcuni “Aventino”, il più clamoroso dei quali riguarda attualmente l’ex vice sindaco ed ex assessore ai Lavori Angelo Magliozzi che ha puntato inutilmente alla presidenza del consiglio comunale, poi finita ad appannaggio di Davide Speringo. Il presidente d’aula ha timbrato il cartellino del Mirasole, a differenza della collega di gruppo (Avanti tutta) Paola Guglietta, cognata dell’imprenditore Eduardo Accetta.
Il cammino iniziato dieci anni fa “prosegue ora con rinnovato entusiasmo e quella passione che mi contraddistingue. Una nuova esperienza che mi vedrà lavorare con il massimo dell’impegno soprattutto a sostegno del partito, per continuare a far crescere una grande squadra. Ringrazio il Senatore Claudio Fazzone per l’opportunità che mi viene concessa. Un attestato di stima ma soprattutto un riconoscimento all’intero territorio che potrà essere maggiormente rappresentato. In un momento storico inedito per i partiti italiani, con il taglio dei parlamentari, il Senatore Fazzone, un punto di riferimento importantissimo di Forza Italia anche nello scacchiere politico nazionale, ha fortemente voluto la mia candidatura riponendo in me la sua fiducia. Per dieci anni ho avuto l’onore di mettermi al servizio dei miei cittadini e rappresentare Gaeta ed una comunità. Adesso è il momento di ripagare il sostegno non soltanto dei miei concittadini portando in alto le speranze, le aspettative, i sogni e le istanze di un territorio ancora più ampio”.
Mitrano ha definito la sua (la candidatura alla Camera) “una scelta di coerenza” che “otterrà una spinta dal basso e troverà nei territori quella forza e coesione che faranno la differenza. Noi siamo fortemente convinti che in un contesto storico come il nostro è necessaria quella moderazione che soltanto Forza Italia può dimostrare concretamente e che rappresenta un valore aggiunto per poter governare l’Italia. Il nostro partito esprime quei valori in cui si riconosce l’elettore moderato, liberare ed europeista. Valori fortemente identitari che ci collocano a pieno titolo nel partito popolare europeo”.
La posizione di Mitrano al terzo posto nel proporzionale non è il massimo per un’elezione alla Camera. Alle politiche del 2018 Forza Italia conquistò nel Lazio 2 l’elezione di un solo deputato. E’ la prospettiva che ora ipotizza il sondaggista Antonio Noto che attribuisce per gli azzurri in questa circoscrizione il 7,5% dei consensi (contro il 33,8% di Fdi ed il 14,5% della Lega) con l’elezione di un deputato da “0 a 1”.
I problemi non mancano naturalmente neanche nel centro sinistra di Gaeta. L’ex candidata a sindaco Sabina Mitrano si trova