FORMIA – “Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Consorzio Nestore rischiano di compromettere l’attuale servizio socio-sanitario distrettuale. L‘interdittiva antimafia firmata dalla Prefettura di Caserta, confermata dal TAR Campania e dal Consiglio di Stato, e il recente provvedimento della sezione Misure di Prevenzione e Sorveglianza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha precluso la possibilità allo stesso Consorzio di mantenere gli appalti in essere, mettono a rischio da una parte la fornitura di prestazioni a favore di persone fragili e indigenti e dall’altra posti di lavoro andando a creare incertezza lavorativa. Si ripresenta nel nostro territorio il pericolo di infiltrazioni della camorra negli appalti pubblici, in un settore delicato ed essenziale per la tutela dei diritti di soggetti fragili e vulnerabili come anziani non autosufficienti e disabili”.
E’ una premessa riassuntiva – quella firmata in questa nota dai consiglieri comunali di Formia, Luca Magliozzi e Alessandro Carta del gruppo Pd, Demos e Forum progressista e di Sinistra – dell’attuale situazione in merito alle vicende giudiziarie del consorzio di Falciano del Massico “Nestore”che nel Sud Pontino gestiva alcuni servizi di natura socio-sanitaria. Una presa d’atto che li ha spinti ad interrogarsi sul da farsi nel breve termine per tutelare il settore e, quindi, ha firmare un’interrogazione sull’intera questione – rivolta al sindaco di Formia Gianluca Taddeo, al presidente del Consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo e all’assessore ai Servizi Sociali Rosita Nervino – per porre delle domande ben precise: “saremo in grado di dare continuità alla fornitura di prestazioni e servizi? È stata convocata una riunione dei rappresentanti dei comuni del Distretto Socio-Sanitario LT/5?”.
“Da questa brutta vicenda – scrivono ancora Magliozzi e Carta – forse possiamo trarne un finale diverso. Possiamo rilanciare l’idea, oggi ancor più attuale, e lavorare all’istituzione del Consorzio di gestione dei servizi socio-assistenziali dando attuazione alla delibera n. 934 del 20.12.2017 della Regione Lazio che ha fornito le linee di indirizzo per la costituzione dei consorzi stanziando risorse per l’assunzione e la formazione del personale. Adesso spetta alla classe politica guidare il processo di trasformazione dei servizi alla persona, immaginando un modello di Welfare di comunità per il futuro di tutti. Una gestione sovra comunale che sicuramente sarà in grado di produrre economie e di garantire omogeneità nell’erogazione dei servizi. Un modello di welfare locale efficiente e veloce in grado di dare copertura ai più svariati bisogni: dall’assistenza domiciliare all’assistenza economica, dal contrasto alla povertà educativa alla consulenza psico-sociale, dal telesoccorso ai ricoveri di sollievo, dalle attività finalizzate all’inserimento lavorativo all’autonomia degli anziani e non ultima la lotta alla povertà”.