ITRI – Si celebra, domenica 4 settembre 2022, la 35esima giornata dell’Ammalato al Santuario mariano della Civita in Itri, sul Tema “Con Maria ai piedi di Gesù Crocifisso”. Si tratta di un appuntamento molto sentito e partecipato dagli ammalati ed accompagnatori che frequentano il Santuario della Civita. Dalle prime ore del mattino fino alla sera, i padri passionisti, ai quali è affidato il Santuario, di proprietà dell’Arcidiocesi di Gaeta, accoglieranno i pellegrini, diversi dei quali in condizione di evidente sofferenza nel corpo. Con la realizzazione del capiente ascensore, ora per i disabili è possibile arrivare fino alla Chiesa, superando così le barriere architettoniche che per anni non hanno permesso a quanti erano inabili a raggiungere il santuario, con le proprie gambe o accompagnati.
Da qui l’esigenza di celebrare almeno una messa all’aperto, a conclusione della giornata dell’ammalato. Cosa che si ripete da 35 anni puntualmente nella prima domenica di settembre. Tempo permettendo la celebrazione conclusiva e solenne della giornata dell’ammalato sarà svolta all’aperto, alle ore 18.00 nel piazzale antistante il santuario. A presiedere la celebrazione sarà padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta, con la partecipazione dei sacerdoti che seguono gli ammalati negli ospedali o nelle cliniche private e Rsa. La santa messa sarà officiata nello stesso luogo ove, domenica 25 giugno 1989, Giovanni Paolo II, oggi santo, venne pellegrino al Santuario della Civita ed incontrò per la circostanza 600 ammalati provenienti da ogni parte del Lazio, della Campania e soprattutto da Itri e dalla Diocesi di Gaeta.
Il Santo Padre rivolse agli ammalati parole di conforto, che hanno segnato la vita di molti di quelli che strinsero la mano al futuro santo ed ebbero la sua speciale benedizione: “Sono venuto su questo Sacro Monte per venerare la Vergine santissima nel suo santuario della Civita, così famoso e così ricco di significato per voi, che negli occhi di Maria e nel suo volto materno cercate conforto alle sofferenze fisiche e morali…Eccomi, dunque, ai piedi di Maria, salute degli infermi e aiuto di tutti i cristiani. Io non sono venuto unicamente per portarvi il mio incoraggiamento umano, ma per recarvi anche e soprattutto il conforto della fede cristiana. Sono venuto per dirvi che le vostre infermità sono inscritte nel disegno d’amore paterno ed esigente di Dio. Non vedete in esse una fatalità cieca, ma una prova sempre provvidenziale, anche se dal punto di vista puramente umano spesso oscura ed incomprensibile… Carissimi fratelli e sorelle, ci troviamo qui, presso questo caro santuario, anima della vostra devozione a Maria. Ebbene, nel portare la vostra croce quotidiana, sappiate guardare alla Vergine santa, ed ispirarvi al suo atteggiamento di totale adesione all’opera di grazia del Signore”