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Formia / Festival di Venezia: sul red carpet Ambrogio Sparagna, consultene musicale per “In viaggio”

FORMIA – Continua senza sosta, migliorando come il buon vino, il rapporto tra la musica popolare ed il cinema. Soprattutto quello di qualità. Lunedì pomeriggio c’era anche Ambrogio Sparagna sul red carpet della 79° edizione della mostra internazionale del cinema di Venezia. L’etnomusicologo di Maranola ha firmato, infatti, la consulenza musicale dell’ultimo e raffinato lavoro di ricerca di Gianfranco Rosi, il Leone d’oro con “Sacro GRA” nel 2013 e vincitore del premio “Orizzonti” nel 2008 per “Below sea level”, che ha presentato al Lido “In viaggio”, il suo documentario sui pellegrinaggi di Papa Francesco.

Sparagna è stato attento a collezionare le varie musiche popolari che il Papa ha incontrato nei suoi viaggi: dai canti in aramaico a quelli dei nativi americani. Quello dell’etnomusicologo maranolese è stato uno straordinario lavoro su repertorio registrati direttamente nel corso dei viaggi del Papa. L’ha fatto per contribuire a commentare – oltre alle tante parole di papa Bergoglio – i 37 viaggi fatti sinora in 59 paesi per “attraversare povertà, migrazioni, guerre e sofferenze”.

Se il debutto del documentario è previsto in sala proprio il giorno san Francesco, il 4 ottobre, distribuito da 01 Distribution, quello che ha musicato il maestro formiano “è un film straordinario, un lavoro incredibile su centinaia di ore di riprese. Se credevamo di sapere tutto sui viaggi del Papa, questo film ci farà ricredere” ha spiegato Sparagna parlando di “In Viaggio”.

Nel 2013, appena eletto, Papa Francesco “è andato a Lampedusa. Nel 2021 ha compiuto un importante viaggio in Medioriente, in Iraq e Kurdistan. Gli stessi luoghi che Gianfranco Rosi ha raccontato in “Fuocoammare e Notturno” ricorda nelle note sul film, prodotto da 21Uno Film e Stemal Entertainment con Rai Cinema.

La consulenza musicale di Sparagna ha contribuito a sintetizzare il significato del magistero “in uscita” di Papa Francesco:“I suoi itinerari – ci ha dichiarato Ambrogio Sparagna – seguono il filo rosso dei temi centrali del nostro tempo: la povertà, la natura, le migrazioni, la condanna di ogni guerra, la solidarietà. Gradualmente nel documentario si compone il racconto di quello che è oggi il mondo. In una sorta di Via Crucis, Papa Bergoglio è testimone della sofferenza del mondo e sperimenta la difficoltà di fare di più, oltre al conforto delle sue parole e della sua presenza”.

Sparagna ha rivelato come la produttrice di “In viaggio”, Donatella Palermo, abbia saputo della selezione della Mostra di Venezia mentre “Gianfranco lo scorso fine luglio si trovava in Canada per riprende – come altre volte in questo ultimo anno – il viaggio del Papa. Ha scelto di realizzare questo film non su commissione, ma per il desiderio di raccontare l’emozione del mondo visto attraverso lo sguardo di Francesco”.

E ancora Sparagna: “Nonostante il repertorio usato da Rosi sia noto, per lo spettatore ha la stessa freschezza di un materiale inedito. Gianfranco ha accuratamente scelto i ritagli (i fegatelli li chiamava Fellini) che nessun altro avrebbe voluto. Nel suo film il Papa infatti spesso tace. Le prime immagini del film alternano il volto del Papa, immobile e silenzioso, con quelle della terra (come se fosse capovolta) ripresa dalla stazione spaziale internazionale. Fuori sincrono la voce del Papa – ha concluso l’etnomusicologo – invita l’umanità a credere di più nella capacità di fare del bene che il Signore ha donato a ciascuno di noi…”.

 

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