FORMIA – Spenti gli onerosi riflettori del “Med Blue economy”, l’attività amministrativa al comune di Formia è iniziata subito una grana legale. Il Tar sezione di Latina ha comunicato che il prossimo 16 settembre sarà discusso il ricorso presentato dall’attuale comandante della Polizia Locale Rosanna Picano contro l’efficacia ed il contenuto della delibera numero 135 del 31 maggio scorso con cui dava vita ad un’autentica rivoluzione gestionale sull’organizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente.
L’alta dirigente, attraverso l’avvocato Giuseppe Garofalo, ha chiesto di sospendere l’efficacia dell’atto deliberativo che, pubblicato il 3 giugno scorso, diceva poco o nulla per i non addetti ai lavori ma per la politica rappresentava il principale atto con cui l’esecutivo Forza Italia –Fratelli intende rilanciare la funzionalità e la fruibilità dell’ente comune. In sostanza il comando di Polizia municipale, dopo decenni, non sarebbe stato più un settore autonomo con un proprio budget di spesa ma veniva smembrato in due sezioni, Polizia amministrativa e polizia stradale, per ricadere sotto la giurisdizione del terzo settore….
Nel ricorso dell’avvocato Garofalo vengono sottolineate una serie di anomalie, procedurali e sostanziali, ma l’annullamento della delibera 135 viene sollecitato semplicemente per una circostanza: la comandante Picano, che in questa fase ha by-passato l’opzione del ricorso al giudice del lavoro del Tribunale di Cassino, ha vinto un regolare concorso esclusivamente per ricoprire il ruolo di comandante della Polizia Locale, una mansione che non svolgerebbe più nel giorno in cui il corpo, una volta frazionato, non esisterebbe più. L’iniziativa della dottoressa Picano naturalmente ha “stoppato” tutte le iniziative che l’amministrazione Taddeo aveva iniziato subito dopo l’approvazione del bilancio 2022 e l’assegnazione dei Peg, i piani esecutivi di gestione. Ed il ricorso al Tar dell’avvocato Garofalo ha messo anche il dirigente dell’avvocatura interna, Domenico Di Russo: “La Giunta sa che per una questione di opportunità e di incompatibilità (in teoria lo stesso Di Russo andrebbe a guidare il frazionato comando di Polizia Locale in qualità di dirigente dell’avvocatura interna) non potremo sovraintendere alla sua costituzione in giudizio”. Un fatto è certo. Nonostante l’avvocatura del comune di Formia fa affidamento su due legali in organico, la Giunta Taddeo nelle prossime ore sarà costretta a nominare un avvocato esterno di “comprovata esperienza e preparazione”.
L’esecutivo, a conoscenza dell’iniziativa legale della dottoressa Picano, ha di fatto “congelato” la delibera sulla
riorganizzazione degli uffici e dei servizi del comune di Formia. Il sindaco Gianluca Taddeo con il decreto ferragostano numero 17 dell’11 agosto aveva fatto sapere che l’attuale situazione alla guida delle singole ripartizioni del comune offre più garanzie di un qualsivoglia cambiamento. Tutto rimane come prima….e almeno per i prossimi mesi. E c’è anche una teorica ragione. Il 16 settembre il Tar potrebbe non rilasciare alcuna sospensiva e rinviare il ricorso dell’avvocato Garofalo all’udienza del merito non essendoci ragioni e motivi di urgenza. Il sindaco di Formia in effetti l’11 agosto aveva eciso di confermare il contenuto il decreto numero 12 del 5 aprile scorso con cui attribuiva gli incarichi di direzione delle strutture dirigenziali dell’ente. E, più precisamene, gli Affari legali ed amministrativi al dirigente dell’avvocatura interna Domenico Di Russo; lo “sviluppo economico, gli affari generali, personale e transizione digitale” alla dottoressa Tiziana Livornese; il settore Lavori Pubblici al neo dirigente fiduciario Giuseppe Caramanica; la ripartizione economico-finanziaria ed entrate” al dottor Daniele Rossi e, appunto, la “Polizia locale e servizi ai cittadini” alla comandante Rosanna Picano.
La dottoressa Picano le sue carte, in effetti, le aveva scoperte agli inizi di giugno: formalizzando prima una richiesta di accesso agli atti (relativamente alla delibera di Giunta numero 135), per poi chiedere ed ottenere l’intervento della segreteria provinciale della Funzione Pubblica della Uil. L’esecutivo un mese fa si è fermato dopo aver annunciato nella delibera del 31 maggior sulla riorganizzazione degli uffici e dei servizi che l’avvocato Domenico Di Russo in futuro avrebbe guidato la Polizia Locale oltre che la Cu, l’ufficio Contratti, Affari legali, il Suap, le attività Produttive e Commercio. La dottoressa Picano avrebbe correttamente continuato a svolgere un ruolo apicale ma alla testa del secondo settore a cui la Giunta nellee sue previsioni attribuiva le Risorse umane, i servizi sociali, quelli culturali, la Pubblica Istruzione, il turismo e finanche…l’agricoltura.
In effetti la riorganizzazione degli uffici e dei servizi aveva conosciuto una gestazione complicata: la delibera di Giunta di riferimento era stata sospesa il 25 marzo scorso dopo il tardivo intervento della segretaria comunale Marina Saccoccia “per addivenire ad una dettagliata enucleazione e specificazione dei servizi e degli uffici all’interno dei settori anche in considerazione dell’imminente ed ineludibile approvazione del piano esecutivo di gestione”. La Giunta Taddeo temeva, a ragione, che l’atto deliberativo sarebbe stato impugnato dalla dottoressa Picano che, nello specifico, avrebbe potuto perseguire l’opzione del Tar o – come detto – del giudice del lavoro del Tribunale di Cassino.
In effetti la delibera 135 era ed è finalizzata a consentire la rotazione delle funzioni dirigenziali in attuazione di quanto previsto nel vigente piano triennale anti corruzione. La stessa delibera 135 offre altri elementi di discussione: la Giunta Taddeo è pronta ad revocare la delibera con cui in passato la Polizia locale del comune di Formia veniva considerato a tutti gli effetti un corpo con le competenze tipiche della Polizia giudiziaria di controllo sul territorio? L’esecutivo di centro destra sarebbe orientato a smantellare l’avvocatura comunale per trasformarla in Affari Legali? Iniziative, entrambe, legittime, ma con non poche incognite di natura gestionale ed operativa. La teorizzata nomina dell’avvocato Di Russo a guidare la polizia locale e… la stessa avvocatura non avrebbe risolto possibili problemi di incompatibilità. Anzi avrebbe alimentato conflitti di interesse in sede di adozione di ordinanze in materia di polizia locale, commercio e Suap.
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