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Gaeta / Commissioni consiliari pronte al varo? E’ arrivato il parere della Prefettura…

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GAETA – A tre mesi dal plebiscitario esito delle elezioni amministrativo al comune di Gaeta che avevano decretato Cristian Leccese successore di Cosimino Mitrano regalando alla maggioranza un doppio premio di maggioranza, il nodo del varo delle commissioni consiliari permanenti è tornato d’attualità. La Prefettura di Latina ha risposto ad un parere che, sollecitato dal Consiglio comunale nella sua seduta insediamento, non ha fatto che far tornare la querelle al punto di partenza. Ma andiamo per gradi.

Il Vice prefetto aggiunto Monica Dell’Anna non ha fatto altro che dare ragione che al consigliere comunale d’opposizione ed ex sindaco Silvio D’Amante. Le commissioni vanno nominate e la loro composizione devono rappresentare due criteri inderogabili: il rispetto della proporzionalità e della rappresentatività di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. La risposta della dottoressa Dell’Anna è arrivata alla segretaria generale del comune di Gaeta Patrizia Cinquanta il 29 luglio ma l’ex primo cittadino ne è venuto a conoscenza attraverso una richiesta di accesso agli atti solo in questi giorni: “E’ gravissimo che quella risposta sia stata riposta in un cassetto per quasi 40 giorni e chi predica democrazia, trasparenza e partecipazione ha fatto in modo che nessuna forza politica ne venisse a conoscenza”.

La Prefettura di Latina è stata chiara: il dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero degli interni “ha giù avuto modo di esprimersi sulla questione con numerosi pareri. Sono tutti disponibili all’indirizzo https://dait.interno.gov.it/pareri nella sezoone “Territorio e autonomie locali”, categoria “05.02.03 Commissioni e gruppi consiliari”. E la risposta della Prefettura è chiara, naturalmente impreziosita di questi pareri che spaziano in un arco temporale vasto, dal 2001 al 24 giugno 2021.

Il Viminale sostiene che nelle commissioni devono essere rappresentate proporzionalmente tutte le forze politiche presenti in consiglio che a Gaeta sono decisamente troppe. Sono 11, 8 della maggioranza bulgara che sostiene il neo sindaco Leccese e 3 che hanno sostenuto l’elezione dei soli tre consiglieri di minoranza: Sabina Mitrano, Emiliano Scinicariello e, appunto, Silvio D’Amante. La Prefettura non ha fatto altro che dargli ragione inviando al comune di Gaeta quella raffica di pareri “sono particolarmente utili per la pronta risoluzione del quesito posto”. Secondo l’interpretazione di D’Amante le commissioni teoricamente devono rappresentare le 11 forze consiliari ma, “poiché il regolamento del consiglio comunale ci offre la possibilità di farlo, potremmo raggiungere un accordo politico per una proporzionale rappresentatività delle stesse forze politiche“. Insomma commissioni più “magre” perché maggioranza e minoranze cominciano a lavorare l’interesse di Gaeta.

Il presidente del consiglio comunale Davide Speringo e lo stesso sindaco Cristian Leccese temono “problemi di danno erariale” se una seduta di una commissione consiliare equivalesse ad un consiglio comunale.

L’ex sindaco D’Amante ha annunciato che sottoporrà “e subito” il problema alla vera conferenza dei capigruppo perché “temo che qualcuno non sia proprio contento di varare le commissioni consiliari”. Il sindaco Leccese in una dichiarazione ha fatto sapere che il parere della Prefettura “ci dice che possiamo agire autonomamente avendo ampi margine di manovra, anche attribuendo alla conferenza dei capigruppo le competenze che hanno le singole commissioni consiliari. Non vedo tutto questo clamore”.

Silvio D’Amante in questa diatriba ha commesso forse un errore politico. Era arrivato in Consiglio comunale con un “credo” ben preciso su come varare le commissioni consiliari – è lo stesso rilanciato ora dalla Prefettura – per poi “affiancarsi” alla maggioranza Leccese formalizzando con una delibera ad hoc una richiesta di parere alla Prefettura.

D’Amante ora continua ad esercitare un dovuto pressing politico anche per un’altra ragione: affinchè venga insediata dalla maggioranza la commissione trasparenza di cui potrebbe diventare presidente in qualità di rappresentante delle opposizioni. Questo organismo poteva essere operativo già a luglio avendo giù una composizione numericamente delineata. Ma il presidente Speringo ha preferito attendere per la sua convocazione ed insediamento. E forse ora dovrà anche temporeggiare.

Giovanni Di Tucci non è consigliere comunale per essere stato nominato dal sindaco Leccese nel suo staff. Di Tucci è stato surrogato in Consiglio comunale dal primo dei non eletti della lista di “Mitrano nel Cuore”, Luca Gallinaro, ma non è stato ancora rimpiazzato nella commissione trasparenza. Lo rimpiazzerà lo stesso medico gastroenterologo ma ci sarà bisogno di una ratifica in consiglio comunale. Quando? Nessuno lo sa…