SPIGNO SATURNIA – “Un problema di forma, non di sostanza”. Non si è attendere la netta e precisa presa di posizione del sindaco di Spigno Saturnia Salvatore Vento dopoche la Prefettura e l’albo nazionale dei segretari sono stati investiti dai consiglieri d’opposizioni Raffaele Vento, Marco Vento e Matteo Mastantuono da una parte e Giulio Santilli d’altra sull’iter d’approvazione del regolamento dei Beni Comuni. A licenziarlo era stato la Giunta con la delibera numero 84 del 25 luglio piuttosto che dal consiglio comunale che commise l’errore di ratificarlo con la delibera 26 del 5 agosto con una serie di errori formali circa la presenza di un consigliere di maggioranza quando invece era assente.
Il sindaco Vento è intervenuto nella polemica avviando una forma di protezione nei confronti della segretaria comunale Franca Sparagna dopo essere finita nel miro delle minoranze e di un gruppo di cittadini: “Che i regolamenti siano competenza del Consiglio comunale si sa – ha esordito il primo cittadino di Spigno Saturnia – Ma è stato specificato che si trattava di un provvedimento urgente in quanto l’adozione da parte della Giunta di questo regolamento dei beni comuni ( e non di atti fondamentali) ci ha permesso di partecipare ad un avviso pubblico della Regione e di beneficiare di un maggiore punteggio in fase di istruttoria”.
“La procedura è stata anomala – ha ammesso il sindaco Vento ribadendo quanto scritto dalla dottoressa Sparagna ai consiglieri di opposizione – Prendo atto che negli enti spesso si agisce in questo modo ma a stabilirne la legittimità sono intervenute diverse sentenza del Consiglio di Stato, su importanti atti di contabilità e bilancio di competenze del Consiglio”. Il sindaco Vento, vestendo i panni del pompiere, ha annunciato che il regolamento sui beni comuni sarà portato all’attenzione della prima seduta utile del consiglio comunale “anche per sanare la sua legittimità. Del resto parliamo di un regolamento – tiene a sottolineare Vento – che non ha prodotto effetti dopo la sua approvazione”.
E poi l’affondo finale alle minoranze e al signor Arturo Tedesco: “La loro polemica è solo pretestuosa, non entra nel merito delle scelte amministrative ma assume solo aspetti tecnici. Il reale motivo di tanta acredine debba essere legata – rivela Vento – più che altro alla partecipazione al bando regionale sulla gestione dei beni comuni che se ci dovesse vedere vincitori, ci permetterà di riqualifica e valorizzare la piazzetta di Campodivivo mediante il contributo determinante dei cittadini. E a pensare male, forse gli esponenti di minoranza non sono del tutto d’accordo su questo punto”.
La segretaria Sparagna è finita anche lei nel frullatore delle polemiche per la presenza sulla delibera consiliare del 5 agosto del consigliere assente Giovanni Tito Carlo: “E’ stato esclusivamente un refuso, in quanto assente solo per quel punto. Questo errore è stato già sanato – ha concluso il sindaco Vento – con una nuova pubblicazione dell’atto con rettifica all’albo pretorio”.