FORMIA – Anche quest’anno nessun “Mennea Day” a Formia per ricordare quanto è avvenuto il 12 settembre 1979 quando Pietro Mennea stabilì a Città del Messico, in occasione di quella edizione delle Universiadi, il nuovo record mondiale dei 200 metri con il strabiliante record – fu migliorato solo nel 1996 alla vigilia delle Olimpiadi di Atlanta da Michael Jhonson – di 19”72. Grazie a quel record e al suo indimenticato protagonista – che ha vissuto in città dal 1970 al 1988 quando partecipò a Seul alla sua quinta ed ultima Olimpiadi – Formia ne ha tratto innegabili benefici e vantaggi, in termini di immagine e di visibilità nazionale ed mondiale, ma anche quest’anno nessuna iniziativa è stata organizzata per ricordare cosa avvenne allo stadio Olimpico nella finale dei 200 metri delle Universiadi di città del Messico.
A rievocare, seppur indirettamente, la figura e l’uomo Mennea sabato ci ha pensato la società “Formia Atletica Leggera Poligolfo” organizzando sulla pista e sulle pedane dello stadio degli Aranci e della scuola di preparazione olimpica “Bruno Zauli” il trofeo di salti “Città di Formia”. E’ stata una bellissima e riuscita riunione a livello giovanile – vi hanno partecipato gli Esordienti A (2011/2012) nel lungo, i “Ragazzi” nei 60 metri e nel lungo, i “Cadetti” nel lungo, triplo, alt, gli Allievi nel lungo e nel triplo – con una gradita partecipazione di un’atleta assoluta reduce dai campionati europei di Monaco di Baviera.
Da Dariya Derkach è arrivata naturalmente la migliore prestazione tecnica del trofeo di salti “Città di Formia organizzato, tra non pochi sacrifici, dai vertici della Formia Atletica Leggera Poligolfo, Dimitri Chinappi, Vincenzo Scipione e Stefano Troia, soddisfatti anche per gli ottimi riscontri tecnici arrivati dagli atleti di casa capeggiati da Claudia Tessitore.
La triplista azzurra, che si allena stabilmente (e con molto piacere) a Formia, ha firmato sabato la seconda gara consecutiva oltre la barriera dei 14 metri dopo il 14,18 ventoso di 4 settembre a Padova (e 14,12 regolare). Derkach con il suo14,06 (+0.4) ha siglato – come detto – il miglior risultato del meeting Open. Il terzo turno è quello più brillante per la saltatrice dell’Aeronautica. La sua gara era iniziata con 13,94 (+3.9) e 13,91 (-1.0), nei tre salti di finale invece era partito con un nullo e ha chiuso con un 13,76 (+0.8) e 13,87 (0.0). Derkach nella sua gara non ha avuto avversarie.
Basti pensare che la seconda è stata Laura Barbi, dell’Atletica Studentesca Andrea Milardi di Rieti, con la misura di 11.59, capace di anticipare di un soffio la compagna di squadra Giorgia Rossi (11.52) In questa stagione, Derkach ha conquistato entrambi i titoli italiani assoluti (indoor di Ancona, outdoor a Rieti) ed un mese ha indossato la maglia azzurra agli Europei di Monaco senza riuscire, purtroppo, a centrare la finale all’Olimpyastadion.
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