FORMIA – E’ ormai scontro aperto tra la Giunta di centro destra al comune di Formia e l’attuale comandante della Polizia locale Rosanna Picano. Mercoledì il Tar di Latina avrebbe dovuto esprimersi sull ricorso presentato dall’alta dirigente che, impugnando l’efficacia ed il contenuto della delibera numero 135 del 31 maggio, ha chiesto la sospensiva sul provvedimento con cui la Giunta approvava quattro mesi e mezzo fa la coraggiosa riorganizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente.
La delibera di fatto ridimensionava il comando di Polizia municipale. Dopo decenni, non sarebbe stato più un settore autonomo con un proprio budget di spesa ma veniva smembrato in due sezioni, Polizia amministrativa e polizia stradale, per ricadere sotto la giurisdizione del terzo settore. La delibera 135 non è mai stata resa esecutiva e nell’udienza di mercoledì il colpo di scena: il legale della dottoressa Picano, l’avvocato Giuseppe Garofalo, ha chiesto un rinvio dell’udienza – calendarizzata per il 9 novembre prossimo – anticipando di voler impugnare davanti il primo grado della magistratura amministrativa l’ultima delibera di Giunta “figlia” della 135 del 31 maggio, quella riguardante l’assegnazione del personale ai singoli settori del comune di Formia.
Con questo rinvio deciso dai giudici amministrativi di Latina la palla passa ora nel campo della politica che, nonostante i tanti pronunciamenti elettorali e quelli posteriori, la riorganizzazione dell’apparato burocratico del comune di Formia è rimasto un discorso empirico. La comandante Picano, che sostiene di aver vinto un regolare concorso per svolgere questo ruolo apicale, non ci sta per passare vittima sacrificale e, raddoppiando la sua iniziativa legale, ha deciso di impugnare anche la delibera successiva alla sempre tardiva attribuzione dei Peg, i piani esecutivi di gestione, ai dirigenti del comune di Formia.
Ora la Giunta del sindaco Taddeo deve fare la prossima mossa, quella della firma dei decreti per il conferimento degli incarichi dirigenziali ai sei responsabili di settore. Lo farà entro l’11 novembre o attenderà questa data per assumere una decisione che appare rischiosa sul piano politico-amministrativo ma anche erariale? Qualche avvisaglia, seppur timida, è stata registrata nei giorni scorsi: la Giunta municipale con la delibera numero 238 ha deciso di nominare un legale esterno – l’avvocatura interna ha in servizio due professionisti come il dirigente Domenico di Russo e Sabrina Agresti – per costituirsi in giudizio contro la comandante della Polizia Locale. La delibera di nomina dell’avvocato Maurizio Danza, docente di diritto del lavoro presso l’Università “Mercatorum” di Roma, ha registrato due disimpegni da parte di altrettanti assessori di Forza Italia, Rosita Nervino (servizi sociali) e soprattutto la potente responsabile dei Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo.
Si trovavano alle 16.10 di quel giorno fuori città o non hanno voluto approvare un atto finito sotto la lente d’ingrandimento della difesa della dottoressa Picano? Questo atto si presta a non pochi motivi di opportunità. E’ affiancato da un parere di legittimità contabile da parte del responsabile del settore finanziario del comune ma non specifica la spettanza economica che l’ente dovrà riconoscere al professor Danza. Sicuramente l’ha proposto lo stesso accademico che, definito “esperto in materia di pubblico impiego”, il 2 settembre è stato incaricato dall’amministrazione comunale circa la possibilità ad assumere la difesa dell’ente nel ricorso presentato dalla comandante del corpo il 28 luglio scorso. Sicuramente l’onorario l’avrà specificato l’incaricato nella sua Pec del 5 settembre quando, presentando il proprio curriculum, manifestava la disponibilità ad accettare l’incarico che, al momento, non ha una corrispondenza economica per l’ente. Sicuramente sarà un sacrificio per la Giunta dopo che l’avvocatura il 25 agosto ha rappresentato la propria incompatibilità ad assumere la difesa perchè parte in causa nel processo, mai decollato, di riorganizzazione dell’azienda comune di Formia.
L’Anac il 24 ottobre 2018 ha deciso che l’affidamento dei servizi legali deve avvenire attraverso una gara d’appalto ma la Giunta Taddeo ha chiesto di beneficiare di una deroga dell’articolo dei Contratti seondo il quale l’incarico conferito ad hoc costituisce un “contratto d’opera professionale consistendo nella trattazione di una singola controversia o questione”. Insomma l’incarico al professor Danza, senza (al momento) un emolumento economico, è da considerarsi “una tantum” conferito ad hoc… E la dottoressa-comandante Picano ha deciso di stare lungo un fiume e di…attendere.