ITRI – E’ tornata nelle rispettive abitazioni la gran parte delle duecento famiglie che, residenti nelle località Campiglioni e Valle Colella a Itri, erano state fatte evacuare nella tarda mattina di giovedì dopo l’allerta “Arancione” diffusa (per le successive 12-18 ore) dal dipartimento della Protezione civile dalla Regione Lazio per via del peggioramento delle condizioni meteorologiche. Il Comune di Itri temeva “criticità idrogeologiche e temporali in una parte del territorio devastato dalla frana alluvionale verificatasi nella notte tra il 3 ed il 4 novembre scorsi.
Fortunatamente quanto temuto non si è verificato e quei nuclei familiari, invitati a lasciare le proprie abitazioni con potenti altoparlanti, hanno potuto farvi ritorno tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio di venerdì. Il vice sindaco Elena Palazzo, che sta guidando il comune di Itri dopo la grave indisposizione fisica che ha colpito il sindaco Giovanni Agresti, aveva insediato anche il “Coc”, il Centro operativo comunale che, tornato ad essere operativo per assicurare l’eventuale direzione e coordinamento delle attività e dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione durante l’emergenza, ha chiuso i battenti poco dopo le 11.
A coordinare i lavori è stato lo stesso vice sindaco Elena Palazzo ma questa volta la zelante prevenzione ha messo all’angolo Giove Pluvio. A causa delle possibili conseguenze derivanti dall’allerta “Arancione” aveva disposto con distinte ordinanze la chiusura per la giornata di venerdì di tutte le scuole di ogni ordine e grado, del mercato settimanale e della struttura geodetica di via Sant’Apollonia e del campetto di calcetto nella villa comunale “G.Ialongo”. Non sono mancati gli immancabili disagi per le famiglie evacuate – ospitate presso amici e parenti – ci sono stati anche isolate forme di resistenza ad eseguire l’ordinanza sindacale di evacuazione ma a Itri – in mancanza dopo 10 mesi dei promessi lavori di riqualificazione idrogeologica nella zona disastrata dalla frana alluvionale di inizio novembre 2021 – centinaia di famiglie sanno di abbandonare nella prossima stagione autunnale ed invernale le rispettive abitazioni sulla scorta dell’aspetto cromatico che la protezione civile attribuirà alle rispettive allerta meteo. Purtroppo.