Torna a riunirsi, dopo la pausa estiva, la commissione Controllo e garanzia del comune di Formia e l’appuntamento, calendarizzato nella mattinata di martedì 20 settembre, sarà riservato a chiarire gli aspetti del poco idilliaco rapporto tra il consigliere comunale “indipendente” Francesco Di Nitto e la Comandante della Polizia Locale Rosanna Picano. La commissione Trasparenza è stata convocata dal suo presidente, l’ex candidato sindaco Amato La Mura, dopo le rivelazioni fornite dalla dirigente Picano che, motivando il suo diniego ad una seconda richiesta di accesso agli atti del consigliere comunale Francesco Di Nitto sulla gestione del servizio della sosta a pagamento da parte della società appaltatrice K-City, aveva accusato l’amministratore di essere in una situazione di palese conflitto d’interesse: è uno dei due soci – aveva scritto la Picano – di una società in nome collettivo che gestisce autorimesse ed un parcheggio a pagamento nei pressi di Molo Vespucci.
Il presidente La Mura “per sgombrare il campo da illazioni e ipotesi” ha convocato la Comandante Picano e la segretaria generale del comune nonché responsabile dell’anti corruzione Marina Saccoccia per “fornire i dovuti chiarimenti su quanto accaduto a più riprese sull’attività di verifica del servizio delle strisce blù”. Proprio la dottoressa Saccoccia– oltre che al sindaco di Formia Gianluca Taddeo, all’assessore al ramo e al presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo – era stata la destinataria di una durissima lettera riservata della dirigente della Polizia Locale per stigmatizzare il “modo di fare” del consigliere Di Nitto, da una parte gestore di un parcheggio privato e dall’altra attento (da mesi) a monitorare la gestione della sosta a pagamento della nuova concessionaria, la K City di Portici.
La comandante Picano aveva spiegato il suo dissenso a fornire i documenti richiesti dal consigliere comunale “in palese conflitto di interesse” perché “è potenzialmente portatore di un interesse personale, divergente da quello affidato alle cure dell’organo di rappresentanza di cui fa parte, il consiglio comunale di Formia”. L’audizione della segretaria Saccoccia servirà alla commissione Trasparenza del comune per accertare se “dal 27 luglio scorso”– è il giorno dell’invio della lettera della dottoressa Picano – sia stato “assunto o meno qualche iniziativa a tutela del comune di Formia, magari avviando o meno un’indagine interna su quanto gravemente segnalato dalla dirigente Picano”.
Il consigliere imprenditore era stato accusato anche di un comportamento grave se l’accusa mossa nei suoi riguardi corrispondesse a verità: la scorsa primavera avrebbe bloccato i lavori di rifacimento da parte della K City della segnaletica orizzontale in via XXIV Maggio, in pieno centro, a Formia ponendo in atto – aveva concluso la dottoressa Picano – “un’azione del tutto arbitraria e esorbitante il suo ruolo istituzionale”.
Successivamente (il 14 giugno scorso)– stando sempre quanto scritto dalla comandante della Polizia Locale -. Di Nitto si sarebbe promotore di un’altra iniziativa “irrituale e irrispettosa della norma in materia”. L’esponente di “Formiamo il futuro” per tentare di ‘scavalcare’ la dirigente aveva chiesto informazioni sull’operato della società a lui concorrente scrivendo all’architetto Marco Pietrosanto, il Duc, il direttore esecutivo del contratto. Di questa iniziativa era venuta a conoscenza la responsabile del settore mobilità del comune con una durissima reprimenda: “La dirigente scrivente è la responsabile del settore ed è unico soggetto istituzionalmente referente per qualsivoglia tipologia di accesso”.