ITRI- Un allarme igienico sanitario oltre che ambientale è scattato nel corso d’acqua che, costeggiando il centro abitato di Itri ,nei ponti San Rocco lungo la strada Appia, si collega al Torrente Pontone che, a sua volta , sfocia sulla spiaggia formiana di Vindicio. Del non ottimale funzionamento del collettore fognario si sta occupando la Guardia Costiera di Gaeta che, dopo l’allarme lanciato da diversi residenti, ha effettuato un mirato sopralluogo propedeutico all’invio di un’informativa alle autorità preposte. La rottura dell’impianto ha provocato la copiosa fuoriuscita di liquami fognari nel corso d’acqua, finito nei giorni scorsi di nuovo nell’occhio del ciclone per aver trasportato nel mare e sulla spiaggia di Vindicio materiale di plastica probabilmente proveniente – secondo alcune associazioni ambientaliste – dal depuratore di Itri. Ad occuparsi di quest’ultima emergenza sono anche i Carabinieri Forestali che hanno avviato mirati accertamenti presso l’amministrazione comunale.
E proprio i vertici della Giunta Agresti – il vice sindaco, l’asssessore ai Lavori Pubblici, Sanità e ai Servizi Sociali il l Presidente del Consiglio comunale di Itri – sono i destinatari di una richiesta di chiarimenti formalizzata dall’ex sindaco Antonio Fargiorgio. A suo dire la grave situazione di quest’ultimi giorni poteva essere evitata se l’”attuale Amministrazione comunale da tempo informata dai privati su quanto stava accadendo, avesse ritenuto opportuno intervenire. Purtroppo non l’ha fatto”. L’ex sindaco Fargiorgio, attuale capogruppo della lista di minoranza “Itri Facciamo futuro”, aveva anche effettuato un sopralluogo nella zona dello sversamento illegale scattando alcune foto ed acquisendo un video.
“La situazione è davvero preoccupante ed occorre intervenire il più presto possibile, non è più tempo di aspettare – ha detto Fargiorgio commentando l’interrogazione che reca anche le firme degli altri due consiglieri eletti in “Itri Facciamo Futuro”, Tiziana Ialongo e Vittoria Maggiarra – Un’amministrazione che ha a cuore il bene dei cittadini, del territorio e dell’ambiente ha l’obbligo, etico prima ancora che politico, di intervenire approntando e ponendo in essere le misure necessarie a risolvere problemi che, laddove sottovalutati, rischierebbero di ingigantirsi al punto da rendere molto difficile la loro soluzione”.
Questa severa denuncia politica segue la richiesta, avanzata dal vice sindaco Elena Palazzo, di tenere i toni abbassi dopo il malore di cui è stato vittima il sindaco Giovanni Agresti. Ciascuno deve tornare al suo posto e l’ex primo cittadino aurunco lo spiega correttamente ed in maniera trasparente in questi termini: “Negli ultimi quindici giorni, abbiamo volutamente mantenuto un profilo basso, senza generare polemiche, perché eravamo e siamo consapevoli della difficoltà della maggioranza, ancora priva del Sindaco (cui rinnoviamo gli auguri di una pronta ripresa) – ha aggiunto affiancato dagli avvocati Ialongo e Maggiarra – Ma riteniamo tuttavia che, di fronte ad alcune problematiche così serie, non si possa e non si debba restare silenti ed inattivi. Non lo meritano nel modo più assoluto i cittadini di Itri, quei cittadini al cui fianco abbiamo promesso di stare, facendo nostre le loro giuste istanze e le loro sacrosante rivendicazioni”.
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