Tutto come previsto o…quasi per il rinnovo della Camera e del Senato nel territorio del Basso Lazio e del sud pontino in particolare. Il due volte sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale di Frosinone della Lega Nicola Ottaviani è il nuovo deputato espresso dal nuovo collegio maggioritario uninominale che abbraccia il territorio che va da Terracina sino al cassinate passando per il Golfo. L’esponente espresso dal carroccio e rappresentante il centro destra unito, quando mancano ancora due sezioni per completare lo scrutinio, ha ottenuto il 54% netto pari a 83.073 voti distanziando in maniera davvero pesante la candidata del fronte progressista (PD, +Europa, Impegno Civico e Verdi-Europa Verde), Rita Visini che si è fermata al 18,13% pari a 27.896 preferenze.
Ha sfiorato di salire sul secondo gradino del podio, la candidata del Movimento Cinque Stelle, Anna Mattiello, con il 17,52% (26953) dei voti. Come da previsione si è piazzata al quarto posto il vice sindaco di Minturno Elisa Venturo che, candidata da Azione e da Italia Viva, ha salutato questo debutto in una competizione nazionale con 6,16% grazie ai 9469 voti ottenuti. Più distanziati, invece, il gaetano Cosmo Mammoletta (Italexit) con 2672 voti (1,74%), Maddè Guglielmo (Unione Popolare) 2184 voti (1,42%) e Maurizio Recchia (Italia Sovrana) con 1593 voti (1,04).
L’elezione a deputato di Ottaviani è stata decisamente sostenuta dalle forze politiche che hanno fatto parte dello schieramento di centro destra. Nel collegio uninomunale del Basso Lazio ha recitato un ruolo determinante Fratelli d’Italia(41.333 pari al 27,79%), Forza Italia ha bissato la percentuale nazionale con 25.814 voti, 17,35%) , al di sotto delle previsioni il rendimento elettorale della Lega (13.383 voti pari al 9%) mentre il listone formato da “Noi Moderati/Lupi, Toti, Brugnaro ed Udc” si è dovuto accontentare di 558 consensi pari allo 0,38%. La sfida elettorale della terracinese ed ex assessore regionale alle Politiche sociali Rita Salvini è stato appoggiata molto dal Pd (19.179 voti, 12,89%), dall’Alleanza Verdi e Sinistra (3879, 2,61%), da +Europa (2556, 1, 72%) e da Impegno Civico di Luigi Di Maio (1036 preferenze pari allo 0,70%).
Rispetto all’ex sindaco di Frosinone ha fatto leggermente meglio (in termini di percentuali) il riconfermato Senatore Claudio Fazzone che rappresentava l’intero centro destra nel nuovo collegio uninominale rappresentato da ben due province, quelle di Latina e Frosinone. Il coordinatore regionale di Forza Italia succede a se stesso a Palazzo Madama con 264.975 voti (54,34%) facendo leva sui consensi bulgari di Fratelli d’Italia (153.018 voti, 32,56%), di Forza Italia (58.716, 12,49%), della Lega (44.934, 9,56%) e del Polo moderato (1665, 0,35%).
La ri-elezione di Fazzone ha messo in riga il candidato del centro sinistra. Il bravo sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sergio Messore, si è fermato a quota 18,48% (90.099) voti grazie al sostegno del suo partito, il Pd (62.177 voti, 13,23%), dell’Alleanza Verdi e Sinistra (10.463, 2,23%), di +Europa (9195, 1,96%) e di impegno Civico (3499, 0,74%)
Anche nel collegio uninominale maggioritario del Senato del Basso Lazio ottima si è rivelata la performance elettorale della candidata del Movimento Cinque Stelle, Anna Sacchetti. Con 79.411 voti (16,28%) ha quasi acciuffato l’esponente del campo largo e progressista distanziando invece il candidato del terzo polo renziano: si è trattato di un altro bravo sindaco del frusinate, Adamo Pantano, che ha portato in dote 29.582 voti pari al 6,07%.
Il sud pontino, dopo l’esperienza parlamentare dell’ex grillino Raffaele Trano, perde un rappresentante del territorio anche se afferma da anni di esserlo il fondano e Senatore di Forza Italia Claudio Fazzone.
Sperava di approdare a Montecitorio l’ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano che nel giorno del suo onomastico ha dovuto rinviare di qualche mese – se ne parlerà a gennaio in occasione delle prossime elezioni regionali – la sua partenza per Roma. L’ex primo cittadino era terzo nella lista proporzionale del suo partito che ha eletto un solo candidato, il capolista ed ex capogruppo alla Camera Paolo Barelli. Mitrano è stato determinante per il 27,34% dei voti (2281) ottenuto da Forza Italia permettendo agli azzurri di acciuffare una percentuale raggiunta solo nel corso degli anni novanta. A Gaeta nella lista proporzionale Forza Italia si è classificato quale prima forza politica davanti a Fratelli d’Italia (1394 voti, 16,71%), al Movimento Cinque Stelle (14,86%), al Pd (1234 voti, 14,79%) e all’Alleanza Verdi Sinistra (553 voti, 6,63%) che esprimeva una candidata di origini gaetane come la professoressa Federica Di Sarcina.
I 2281 voti raccolti da Forza Italia qualche mal di pancia l’ha provocato nella plebiscitaria coalizione che dal 12 giugno sostiene il neo sindaco di Gaeta Cristian Leccese. Si tratta di un dato sottodimensionato rispetto alle previsioni e alla muscolare campagna elettorale effettuata da Mitrano che, dopo due mandati sindacali, ha ottenuto soltanto 533 voti in più rispetto al dato elettorale di Forza Italia (1748 voti, 21,21%) nella quota proporzionale del Senato. Il sindaco Leccese non ha voluto drammatizzare questo dato invitando i cronisti a “leggerlo al contrario. Forza Italia a Gaeta è tornato a percentuali che, a differenza del dato nazionale, non si conquistavano da anni, a conferma dell’ottimo lavoro svolto da Cosimino….”.
Se il neo sindaco deve, è costretto a tenere la barra dritta a meno di 100 giorni dalla sua elezione, il comportamento elettorale di Mitrano alla Camera potrebbe risentire anche di un disimpegno, anche se impercettibile, registrato nella bulgara maggioranza consiliare che probabilmente ha dirottato molti consensi alla causa elettorale di Fratelli d’Italia che nella quota proporzionale del Senato e della Camera ha ottenuto rispettivamente il 19,99%( 1647) ed il 16,71%(1394) dei voti. Se il sindaco Leccese vede il suo un bicchiere mezzo pieno, il dato elettorale di Mitrano potrebbe essere stato condizionato negativamente anche dalle prime scelte operate dal neo primo cittadino quando non era riuscito a circoscrivere alcuni micro focolai interni dopo il varo di una Giunta caratterizzata dalla scelta di fare a meno di alcuni “Mister Preferenze” (l’ex vice sindaco Angelo Mallozzi) e di recuperare quali assessori alcuni mancati consiglieri comunali.
Il commento dell’ex sindaco Mitrano: “Ho vissuto intensamente queste settimane, incontrando tantissime persone, ricevendo tanto affetto. Sono davvero molto onorato e commosso della vostra stima. Un’esperienza importante della mia vita, del mio percorso politico, con la consapevolezza di aver dato il massimo mettendoci tanto cuore e passione. Come Forza Italia nei nostri collegi abbiamo ottenuto risultati importantissimi nonostante l’astensionismo accentuato anche dalle pessime condizioni meteorologiche. Ciò nonostante Forza Italia esprime ancora più radicamento sui territori delle province di Latina e Frosinone contribuendo concretamente alla vittoria del centro-destra”.
Mitrano ha voluto rivolgere un triplice grazie al suo elettorato ed uno in particolare “al mio amico, il Senatore Claudio Fazzone che mi ha fortemente voluto in questa bellissima esperienza, grazie a tutti quelli che mi sono vicini e mi sostengono con la loro amicizia ed affetto”.
Il dato politico del 26 settembre era molto atteso anche negli ambienti del comune di Formia, a 11 mesi dalla vittoria del sindaco azzurro Gianluca Taddeo. La corsa di Cosimino Mitrano ha sicuramente sostenuto la causa di Forza Italia che, sostenendo l’elezione a deputato dell’ex sindaco di Frosinone Ottaviani (a Formia ha ottenuto il 49,41% dei voti che sono stati 8332), ha conquistato il 18,40% (2996) nella quota proporzionale della Camera ed il 17,11 % (2782) in quella del Senato. A Formia il primo partito, chiuse le urne delle elezioni politiche, è Fratelli d’Italia grazie (naturalmente) all’effetto dirompente di Giorgia Meloni piuttosto di quello della classe dirigente politica locale di Fdi. In effetti la seconda forza politica a Formia è ora il Movimento Cinque Stelle con 3062 voti al Senato (con il 18,84%) e 3169 preferenze alla Camera (18,79%) davanti al Pd (2350 con il 14,46% alla Senato e 2348 voti alla Camera con il 14,42%). Nel quadro politico formiano il comportamento elettorale del Terzo polo è stato migliore della…Lega. Complice la candidatura del vice sindaco di Minturno Elisa Venturo Azione-Italia Viva ha racimolato 1102 voti al Senato (6,78%) e 1192 nella quota proporzionale della Camera( pari al 7,07%) facendo meglio della Lega che, nonostante una corposa rappresentanza consiliare, si è dovuto accontentare di 1076 preferenze al Senato (6,62%) e di 1102 (6,77%) per il rinnovo dell’assemblea di Montecitorio
Il dato elettorale politico di Minturno si presta a non pochi motivi di riflessione: il terzo polo Renziano si è dovuto accontentare (con 1505 voti, 15,93%) del gradino più basso del podio alle spalle nella quota proporzionale della Camera alla spalle di Fratelli d’Italia (2450 voti, 27%) e, sorpresa delle sorprese, del Movimento Cinque Stelle (1663 voti, 18,33%). Due componenti presenti nella maggioranza del sindaco e presidente della Provincia Gerardo Stefanelli si sono classificate al terzo e quarto posto. Rispettivamente Forza Italia (1183 e 1071 voti al Senato e alla Camera con il 12,92% e 11,80%) ed il Partito Democratico che per il rinnovo delle due Camere ha sostenuto le candidature nel maggioritario di Messore e Visini conquistando 1186 e 1084 preferenze, pari rispettivamente al 12,96 e 11,94%.
(In copertina, immagine di repertorio)