SABAUDIA – Sabaudia, primancora di Formia, ancora una volta è stata colpita in modo profondo dal maltempo. Se quello del 16 agosto scorso aveva causato già una infinità di danni, tanto da spingere il neo sindaco Mosca a chiedere lo stato di calamità, giovedì pomeriggio, a distanza di poco più di un mese, si è verificata la stessa situazione, solo in una zona diversa, però. Il tornado, che ha interessato il litorale pontino nel pomeriggio, era arrivato alcuni miniti a Sabaudia, portando devastazione, intorno alle 15. Una delle aree più colpite è quella dei residence nelle località “Punta di Sabaudia” e “Sant’Isidoro”, lungo la Migliara 56.
Un disastro quello che la tromba d’aria ha lasciato dietro di sé: danni ingenti alle abitazioni, con tetti scoperchiati o giardini devastati, in strada pali della corrente caduti, alberi sradicati che hanno abbattuto le recinzioni, grondaie volate via. Tante abitazioni rimaste senza corrente elettrica, esattamente come accadde nella notte tra il 15 ed il 16 agosto scorso: quella volta fu colpita la zona a confine tra Borgo san Donato e Bella Farnia, con duecento utenze che rimasero senza energia per diversi giorni. Rischia di essere così anche stavolta. Anche i terreni e le aziende agricole sono stati danneggiati: serre volate via, altre accartocciate, terreni diventati impraticabili. La tromba d’aria si è poi spostata più a sud, anche a San felice, Terracina e Fondi, seminando anche in questo caso distruzione: danni ingenti soprattutto alle attività agricole.