CASSINO – Un magistrato che ha contribuito nel 2013 a “salvare “, grazie alla sinergia con tutte le istituzioni del territorio, il Tribunale di Cassino quando venne approvata la riforma dell’ordinamento giudiziario in Italia. E’ stato uno dei meriti che il presidente dell’ordine degli avvocati della città martire Gianluca Giannichedda ha tributato all’ormai ex presidente del Tribunale Massimo Capurso nel corso di una partecipata cerimonia di commiato svolta presso l’aula della Corte d’Assise del palazzo di giustizia di piazza Labriola. Vi hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Corte d’Appello di Roma, il procuratore capo di Cassino, Luciano d’Emmanuele, i vertici provinciali di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza ed il sindaco di Cassino Enzo Salera che ha consegnato al magistrato, in pensione dallo scorso luglio (all’indomani della sentenza di assoluzione per i cinque imputati per la morte il 1 giugno 2001 di Serena Mollicone), una targa su cui campeggiava questa scritta:
“Per i 39 anni di equilibrato e saggio servizio a presidio della giustizia nel nostro territorio”. Se il giudice Capurso ha guadagnato un meritato pensionamento ufficialmente lo scorso 31 luglio, per la sua sostituzione – al momento come reggente c’è il dottor Massimo Pignata, presidente della sezione civile – sono state presentate al Consiglio Superiore della magistratura dodici “pesantissime” candidature.
Una delle più accreditate riguarda un magistrato di Cassino, la dottoressa Fargnoli: già vice capo di gabinetto dell’ex Guardiasigilli Paola Severino, è ora presidente della sezione civile del Tribunale di Roma dopo essere stata anche una principale sostenitrice del mantenimento in vita del tribunale di piazza Labriola quando la riforma dell’ordinamento giudiziario nel 2013 prevedeva il mantenimento dei Tribunali nei soli capuologhi di provincia.
Il giudice Fargnoli vanta anche un passato professionale come giudice presso la sezione civile del Tribunale di Latina. E’ originario di Itri un altro pretendente a sostituire Capurso: è il dottor Francesco Mancini, attuale presidente del collegio penale del tribunale di Frosinone. Se venisse nominato dal Csm, quello di Mancini sarebbe un ritorno a Cassino dove ha svolto l’incarico di Gip agli inizi di una prestigiosa carriera. E nella rosa delle candidature, inoltre, ci sono quelle dell’attuale presidente del tribunale di Frosinone, Paolo Sorti; di Massimo Di Patria, presidente del tribunale di Urbino; del dottor Lucio Achettino, membro egli stesso del Csm; del dottor Francesco Todisco, presidente collegio penale di Torre Annunziata; del dottor Rosario Baglioni, presidente sezione penale di Potenza; del dottor Michele Russo presidente del tribunale Larino; del dottor Giovanni Paternoster magistrato della Procura della Corte d’Appello di Salerno.
Le donne in lista d’attesa – il Csm dovrebbe decidere prima di Natale 2022 – sono, oltre alla dottoressa Fargnoli, Lucia Casale, presidente seconda sezione penale del tribunale di Salerno; la dottoressa Mariella Montefusco, presidente sezione penale del tribunale di Salerno e la dottoressa Margiolina Mastronardi consigliere della Procura della Corte d’Appello di Campobasso.
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