Cronaca

Formia / Maltempo, sopralluogo del capo della protezione civile regionale Carmelo Tulumello

FORMIA – Il comune di Formia si adoperi perché quantificando al più presto i danni provocati giovedì dall’ondata di maltempo che ha invaso la città di fango e detriti, conosca tempi brevi la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità naturale e, con essa, l’arrivo dei primi e necessari fondi. L’ha chiesto il responsabile del dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio, Carmelo Tulumello, nel corso di un incontro- definito “utile e proficuo”, avuto sabato con il sindaco Gianluca Taddeo, l’assessore e il dirigente del settore Opere Pubbliche del Comune, Eleonora Zangrillo e Giuseppe Caramanica, il dirigente del commissariato di Polizia, il Vice Questore Aurelio Metelli ed il presidente del gruppo locale di protezione civile Ver sud pontino Antonio Tomao.

Tulumello ha voluto effettuare un sopralluogo sulla collina di Santa Maria La Noce dove si è creata la maggiore criticità sul piano del dissesto idrogeologico. Il capo della protezione civile regionale, all’indomani della visita del vice presidente Daniele Leodori, ha garantito che la Giunta Zingaretti sosterrà, in termini di risorse economiche, la comunità formiana per un urgente e doveroso ritorno alla normalità. Che, comunque, non avverrà subito. L’arteria cancellata dal fiume di fango e pietre, via S.Maria La Noce, è praticamente cancellata nel suo tratto conclusivo.

Nella giornata di sabato la strada è stata rimessa almeno in sicurezza in attesa di una ricognizione dei tecnici del Genio civile della Regione e del completamento del rifacimento delle condotte dell’energia elettrica, del gas e del telefono. Resta in piede, pertanto l’ordinanza di evacuazione per una trentina di famiglie residenti in questo tratto collinare di Formia mentre i sub incaricati dalla Guardia Costiera hanno cominciato a bonificare il tratto di litorale cittadino “invaso” dai diversi materiali – soprattutto plastiche- trasportati in mare dalla furia del torrente Rialto e del Rio Fresco.

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