GAETA – Si sono uniti in un’unica voce, probabilmente per la prima volta, i Consiglieri Comunali d’opposizione consiliare di Gaeta Emiliano Scinicariello (PD), Silvio D’Amante (Insieme con Silvio D’Amante), Sabina Mitrano (GCDV-EV). L’argomento che li vede fare fronte comune in una nota a firma di tutti e tre, è l’approvazione della variante urbanistica da parte della Maggioranza in merito al progetto di realizzazione del Palazzetto dello Sport di via Venezia, nel quartiere di Serapo. Una modifica che consentirà di portare a 390, dai 100 inizialmente previsti, i posti a sedere.
“Per comprendere la natura delle perplessità dei consiglieri comunali scriventi – si legge, dunque, – va ricordato il perché del nuovo palazzetto, ovvero l’inutilizzabilità della precedente struttura geodetica per i campionati professionistici, per l’assenza dell’omologazione del CONI. Dunque, il nuovo palazzetto dovrà conformarsi alle prescrizioni dell’Ente sportivo, che prevedono, tra l’altro, l’obbligo di aree adibite a parcheggio: un’autovettura (20 mq) ogni 3 spettatori, dunque per 390 spettatori circa 2600 mq. In tutto ciò, per nulla presa in considerazione la necessità, ancor più stringente, della previsione di un PUT ad oggi mai adottato, che disciplini il traffico veicolare che con quest’opera verrà incrementato, e che se non normato creerà ulteriori disagi ai cittadini. I sottoscritti si chiedono ancora perché sia stata variata la destinazione urbanistica originaria – SP-IMPIANTI SPORTIVI – di tutta l’area, portandola a destinazione F-ATTREZZATURE PUBBLICHE DI INTERESSE GENERALE, peraltro non disciplinata dal nostro PRG vigente, e che nel DM 1444/68 citato in delibera non parla mai di volumi, ma solo di superfici, mai di strutture, ma di attrezzature”.
E, quindi, spiegano ancora: “La destinazione urbanistica SP avrebbe obbligato il Comune, dunque garantito, la dotazione di aree per spazi pubblici e parcheggi. E ciò avrebbe garantito a sua volta l’omologazione del CONI e la possibilità di utilizzare il palazzetto per i campionati professionistici. Così come votata la delibera, la certezza non c’è. La maggioranza ha replicato, affermando che l’area ex Avir, ormai pubblica, potrebbe essere adibita a parcheggio (sebbene il progetto approvato sia altro). Ma i sottoscritti continuano a non comprendere perché, allora, non mantenere la destinazione SP, che è prevista dal PRG, dal momento che l’intenzione di creare i parcheggi comunque c’è. Per fortuna, è la stessa maggioranza a fugare – purtroppo – tutti i dubbi”.
Ed aggiungono: “Il consigliere Gallinaro ha ammesso candidamente che quel palazzetto, così come progettato, serviva solo a farci giocare i ragazzini e non avrebbe mai avuto l’omologazione del CONI, eppure fu propagandato come opera faraonica che avrebbe risolto tutti i problemi dello sport gaetano. Il sindaco Leccese addirittura ha detto, ben più che sibillinamente, che le norme del CONI (Approvate con deliberazione del Consiglio Nazionale del CONI n. 1379 del 25 giugno 2008) valgono per gli impianti sportivi privati, non per quelli pubblici. In questo modo il sindaco Leccese ha fatto il capolavoro del “doppio autogol”. Anzitutto perché quello che ha affermato è palesemente falso, le norme CONI valgono per tutti gli impianti sportivi (parte I-Art.1: Sono soggetti alle presenti norme tutti gli impianti sportivi…), ma soprattutto perché tradisce la volontà, tutt’altro che celata, di volersi sottrarre all’obbligo – in quanto ente pubblico – di realizzazione dei parcheggi”.
I Consiglieri Comunali Emiliano Scinicariello, Silvio D’Amante e Sabina Mitrano concludono: “Il capolavoro finale lo fa l’ex sindaco Mitrano, non sappiamo quanto provocatoriamente o se per via del disorientamento da inattesa débacle, esultando in un suo post su Facebook per l’approvazione di una variante che porterà i posti a sedere a 790 posti (“ulteriori 580 posti, frutto di ulteriori 12 gradinate di circa 24 metri ciascuna, con tre serie di scalinate di accesso”)! Ma abbiamo votato la stessa delibera, o dobbiamo attenderci altro? I sottoscritti consiglieri comunali concordano di certo sulla necessità di riportare nella politica gaetana serietà amministrativa e credibilità personale, in assenza delle quali si generano vuoto amministrativo e danni irreversibili per la collettività”.