FROSINONE – Arresti domiciliari revocati dopo l’udienza di convalida per l’operaio 44enne di S’Elia fermato venerdì dai carabinieri con l’accusa di aver travolto ed ucciso una ragazza rumena di 23 anni e di essere fuggito senza prestare soccorso. L’uomo, che resta indagato a piede libero per omicidio stradale e omissione di soccorso, torna in libertà. La tragedia è avvenuta all’alba del 12 settembre scorso sulla superstrada Cassino- Sora, a ridosso dello svincolo per l’ospedale Santa Scolastica.
L’interrogatorio è durato poco meno di un ora. Il 44enne ha risposto a tutte le domande del Gip del Tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli: assistito dagli avvocati Emilio Roncone e Antonio Ceccani, ha dato la propria versione. Ha detto che la ragazza si è buttata sotto la sua vettura e non ha potuto evitarla. Lui ha avuto paura e non si è fermato. Al Gip ha manifestato la sua intenzione di presentarsi ai carabinieri subito dopo il fatto ma – ha detto durante l’interrogatorio – non ha trovato la forza per farlo. Poi quando lo hanno trovato si è sentito liberato di un peso. Il 44enne ha chiesto scusa per essere fuggito via senza prestare soccorso. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore di Cassino Emanuele de Franco, erano riusciti a risalire alla sua auto grazie alle telecamere di videosorveglianza installate in quel tratto di Superstrada.