FORMIA – Ricordare le vittime del Mediterraneo e lanciare un messaggio di inclusione e accoglienza per chi scappa da fame e guerra. E’ partito da qui il concerto “Formia Terra d’Asilo” organizzato lo scorso 2 ottobre dalla Cooperativa Diaconia in collaborazione con il Comune di Formia e l’Arcidiocesi di Gaeta. Sul palco della villa Comunale “Umberto I” hanno aperto la manifestazione gli artisti di “Etno Terrunica Quartet”. Con le note di musica popolare hanno condotto i tanti cittadini intervenuti in un viaggio nelle tradizioni, alla scoperta di valori come l’accoglienza, la libertà e la voglia di costruire una comunità che non escluda nessuno. Altro momento toccante è stata la performance dell’operatore Diaconia Roberto Pizzarda in arte “Trapano” insieme a Maick Mamady, giovane migrante che ha racchiuso la sua difficile storia in una canzone. Il pomeriggio di musica e riflessione è stato concluso con i 3 componenti dello storico gruppo MBL, che hanno affrontato il tema dell’immigrazione con le note di canzoni popolari che raccontano storie lontane ma attualissime.
L’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Formia, Rosita Nervino, intervenuta all’iniziativa ha spiegato come “questi eventi ci danno l’occasione per ricordare ciò che è accaduto e per impedire che si ripetano fatti come quelli del 3 ottobre 2013, quando persero la vita 368 migranti nel tentativo di approdare in Italia. Un ringraziamento va alla Cooperativa Diaconia che con professionalità svolge l’importante lavoro di accoglienza sul nostro comune”.
“Formia è città che accoglie, lo è per le sue radici culturali e cristiane – ha ricordato Don Alfredo Micalusi, direttore della Caritas Diocesana – il patrono della città è sant’Erasmo. Un santo venuto dal mare e accolto dai formiani e dal vescovo Probo. Fa parte della nostra cultura accogliere chi è in pericolo nel mare. Con la Diocesi cerchiamo di mettere insieme le tante energie positive del territorio, per intervenire sulle situazioni di necessità. Il nostro impegno è di contribuire a fare di Formia un luogo capace di far sentire i migranti in fuga a casa”.
“Abbiamo deciso di organizzare questo evento vicino ad una data simbolo – racconta Fabio Piccoli, responsabile dell’area accoglienza della Cooperativa Diaconia – quella del 3 ottobre, per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo. A Formia come Cooperativa Diaconia gestiamo 25 richiedenti asilo in totale sintonia con i cittadini, diocesi e istituzioni locali. I richiedenti sono fratelli che chiedono aiuto. Noi siamo qui per sostenerli e dare loro una nuova vita, contribuendo alla crescita di tutta la comunità locale. Un ringraziamento sentito a tutta la cittadinanza di Formia, all’Amministrazione comunale e all’Arcidiocesi di Gaeta che non hanno fatto mancare il loro sostegno. L’impegno è di organizzare eventi simili anche per il prossimo anno, per contribuire ad una cultura di solidarietà e fratellanza”.
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