GAETA – È arrivato alla terza edizione il “Premio nazionale don Paolo Capobianco” per la “Quistione meridionale”. Sabato alle 19 presso il Castello Angioino di Gaeta le associazioni proponenti unitamente al Comune di Gaeta consegneranno i premi a chi con il proprio impegno ed il proprio lavoro riesce a far la differenza per la terra d’origine. Anche quest’anno il Presidente del Premio, il giornalista e scrittore, Gigi di Fiore modererà l’incontro assieme al Presidente dell’Ass. Terraurunca Daniele E. Iadicicco.
Il presidente di Webprogens Alberto Simione sottolinea: “Molti gli enti che quest’anno hanno patrocinato l’iniziativa dall’Università degli Studi di Cassino, alla Camera di Commercio, da Informare alla Provincia di Latina.”
Il Dott. Treglia del Centro Studi S.A. Formia è lieto di annunciare che: “Quest’anno la Menzione speciale del premio sarà consegnata all’Archivio di Stato di Caserta, la quale dalla magnifica sede presso la Reggia di Caserta contribuisce ad approfondire la storia della nostra antica provincia di Terra Di Lavoro”.
Attesissimi gli ospiti d’onore e vincitori di questa edizione, il professore Antonio Nicaso, saggista e docente universitario, e il Procuratore generale di Catanzaro Nicola Gratteri. Punto di riferimento per la lotta all’ndrangheta ed alla mafia, in generale il Procuratore Gratteri è il simbolo stesso del Sud che non si arrende e non china la testa di fronte all’imperante forza della mala vita, meritando a pieno titolo questo premio. I due ospiti presenteranno contestualmente anche il loro ultimo libro “Complici e colpevoli. Come il nord ha aperto le porte alla ‘ndrangheta”.
Anche quest’anno il premio è stato confezionato dal maestro Massimo Patroni Griffi. Ad allietare la serata il commento musicale della grande tamburellista di Gaeta Valentina Ferraiuolo.