FORMIA – Formia continua a vincere nello sport a livello internazionale. Dopo l’oro dei bravissimi Chiara Vingione e Fabio Tomao nel campionato mondiale di basket riservato ai disabili con la sindrome di donwn, arriva dalla Croazia – da Zara più precisamente – un altro alloro iridato. L’ha conquistato il formiano Fabio Di Russo nella prova individuale di fioretto maschile, un successo che, unitamente ad un’altra vittoria e ad una medaglia di bronzo, ha consentito alla rappresentativa azzurra di consolidare il primo posto del medagliere mondiale davanti agli Stati Uniti e alla Francia.
Fabio Di Russo, classe 1968, è un affermato notaio, professione che esercita in Umbria, a Spoleto, ed è senz’altro l’atleta formiano più forte di sempre, unitamente al fratello Andrea che, specializzandosi nella spada, ha permesso al club Scherma Formia dei maestri Michele e Francesco Leonardi di diventare una delle società italiane – quest’anno festeggia i primi 35 anni di attività – che ha conquistato il maggiore numero di affermazioni nel settore giovanile per il quale ha sviluppato la sua mission, prima in un garage aperto da Michele Leonardi e dalla moglie Pina Di Nucci in via Emanuele Filiberto e poi presso il centro di preparazione olimpica Bruno Zauli” al punto da essere scelto dalla federazione italiana soprattutto per la crescita della sua spada Fabio Di Russo era impegnato nella categoria A e ha iniziato la sua prova con un girone perfetto con 5 vittorie su 5.
Poi ha superato i primi assalti contro lo spagnolo Enrique Segura Checa (15-3) e contro l’americano Frets Olivares (10-5). Successo di misura ai quarti per il fiorettista formiano che ha superato 10-9 l’australiano Andrey Tyshchenko, mentre in semifinale ha avuto la meglio per 10 stoccate a 6 sul tedesco Peer-Uwe Peters. La finale ha visto il portacolori italiano prevalere sul francese Cyril Lacroix col punteggio di 10-5 e laurearsi così campione del mondo. Fabio Di Russo, vice campione europeo Master 2017 dopo essere stato quinto l’anno precedente, la sua supremazia tecnica l’ha dimostrata rispetto ai piazzamenti degli altri atleti in gara nella categoria “A” a Zara: Roberto Andrea Enzo Pulega è uscito nei 16esimi, Carlo Ostino nei 32esimi mentre era stato eliminato nei 64 Filippo Caggiani. Nella categoria “B” della prova individuale di fioretto era atteso l’azzurrop Fabio Miraldi che alla fine si è dovuto accontentare soltanto del terzo posto finale.
Fabio Di Russo è l’atleta su cui punta lo staff tecnico della Federscherma nella prova a squadre che nella giornata di lunedì chiuderà l’edizione 2022 dei mondiali Master. Sono attesi di nuovo in pedana, a fianco del fiorettista formiano, Marco Bosio, Michele De Santis, Giulio Paroli, Roberto Andrea Enzo Pulega e Giulio Zuliani.
“Faccio scherma, l’ho ammetto, per scaricarmi e anche per stare vicino ai giovani” – ha tenuto a sottolineare il neo campione mondiale “Master” di fioretto maschile – Il Club scherma Formia naturalmente è stata la mia seconda casa e gli insegnamenti del maestro Michele Leonardi mi hanno dato tantissimo. Purtroppo ho deciso di smettere dal 1993 e per proseguire i miei studi universitari e di specializzazione ho dovuto appendere il fioretto ad un chiodo per vent’anni esatti, sino al 2013. Ma quando l’ho ripreso, grazie a quegli insegnamenti avuti da Michele, mi è sembrato di essere come quello di vent’anni prima”.
Fabio Di Russo ha fatto parte di quella inimitabile nidiata che, partita da Formia, ha avuto modo di approdare in azzurro e di vincere con le varie nazionali giovanili. Tra questi atleti – ormai tutti affermati nella vita di tutti i giorni – vanno citati, oltre ai fratelli Di Russo, Guido Cristiani, Jhonny Nocella, Sabrina Zangrilo, Sara Di Nucci, Silvia Bonanni e Ilaria Cardillo Piccolino. Il fiorettista biancoazzurro il suo exploit l’ha conosciuto a Wittenheim, in Francia, nel 1988. Era stato convocato insieme a Guido Cristiani e Johnny Nocella nel torneo delle 7 Nazioni. Era allora considerata la manifestazione europea più prestigiosa a livello giovanile . E per i tre fiorettisti arrivò l’oro. Era importante confermarsi sulla scena internazionale e l’anno successivo sulle pedane di Atene – la stesse che nel 2004 hanno ospitato il torneo olimpico – nel campionato del mondo Under 20 Di Russo giunse, a sorpresa, splendido terzo. Mentre faceva altrettanto il fratello Andrea a Genova nel 1992 ma nella prova della spada individuale.
I due fratelli Di Russo erano talmente forti sulle pedane e….sui libri che non tardò ad arrivare nel 1993 la convocazione per le Universiadi americane di Buffalo. E per non farsi del torto a vicenda, Fabio conquistò una storica medaglia di argento nella sua specialità mentre Andrea dovette accontentarsi di una bronzo nella prova a squadre. Ma Andrea Di Russo ha regolato i suoi conti..in famiglia nel 1995…vincendo a Milano il titolo italiano assoluto nella prova individuale della spada maschile. Questo resta, a distanza di anni, il miglior risultato ottenuto da un atleta formiano in una gara assoluta a livello nazionale…. Ora è arrivato l’oro del fratello Fabio tra i “Master” …. Mondiali.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.