Sud+Pontino+%2F+%26%238220%3BIo+non+rischio%2C+buone+pratiche+di+protezione+civile%26%238221%3B%2C+l%26%238217%3Biniziativa+a+Fondi+e+Minturno
temporealeinfo
/126271/argomenti/ambiente/sud-pontino-io-non-rischio-buone-pratiche-di-protezione-civile-liniziativa-a-fondi-e-minturno.html/amp/
Site icon Temporeale Quotidiano

Sud Pontino / “Io non rischio, buone pratiche di protezione civile”, l’iniziativa a Fondi e Minturno

MINTURNO – “Io non rischio, buone pratiche di protezione civile” è la nuova campagna nazionale di cui saranno protagonisti i volontari di protezioni civile il prossimo fine settimana, 15 e 16 ottobre , nelle piazze italiane e sui canali social.

Nel Sud Pontino l’evento sarà portato in strada a Fondi, con i “Falchi Pronto Intervento Volontariato della Protezione Civile OdV”, che – in piazza Unità d’Italia – si occuperanno della prevenzione e la gestione dei rischi legati all’ “alluvione”, e a Minturno, dove invece protagonista sarà il locale gruppo, ovvero “Protezione Civile Minturno” che, sul lungomare di Scauri – dalle 9 alle 19 – si occuperanno di “terremoto e maremoto”.

Al motto di “essere consapevoli rende più sicuri”, l’idea è quella di diffondere quante più notizie per sapere affrontare al meglio i rischi legati al verificarsi delle circostanze scelte per la trattazione. “Io non rischio” è, dunque, una campagna di comunicazione nazionale, ma anche un “proposito”, un’ “esortazione” – come si apprende leggendo i dettagli del progetto sul sito ad esso dedicato (https://iononrischio.protezionecivile.it/) – che punta alla conoscenza come strumento per pronunciare l’omonino slogan titolo della  campagna. 

L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, ma l’esposizione individuale a ciascuno di essi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti” – spiega bene l’introduzione a questa dodicesima edizione dell’inziativa della Protezione civile. 

I volontari – a Fondi, a Minturno e nel resto d’Italia – non si limiteranno a lasciare il materiale informativo alle persone, ma si fermeranno a parlare con loro, illustrando le caratteristiche dei rischi – anche allestendo dei totem, la tenda alluvione e la linea del tempo – e rimanendo a disposizione per eventuali domande e chiariementi.

Exit mobile version