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Gaeta / Ex-vetreria Avir a Serapo: si accende la polemica sui lavori di “messa in sicurezza”

GAETA – Appena insediata con l’elezione del nuovo presidente, l’ex sindaco Silvio D’Amante, la commissione Controllo e Garanzia del Comune di Gaeta potrebbe occuparsi delle ragioni che hanno spinto il 10 ottobre la Giunta municipale ad occuparsi di nuovo della messa in sicurezza di parte dell’ex vetreria Avir. L’esecutivo ha dovuto prelevare oltre 49mila euro dal fondo di riserva del bilancio 2022 per “l’eliminazione del pericolo costituito dalle strutture metalliche dell’ex stabilimento industriale”. In effetti la Giunta Leccese ha attinto dal fondo di riserva un terzo circa di quanto a disposizione: 157 mila euro, di cui 78mila per far fronte a spese non prevedibili e la metà per “altre tipologie di spesa”.

Nella notte tra il 27 ed il 28 settembre solo per una mera e fortunosa coincidenza una tempesta di vento non ha conosciuto un epilogo tragico; era volate alcune lamiere che sinora hanno costituito il tetto dell’ex sito produttivo. DI conseguenza il comune di Gaeta fu costretto in corsa a sospendere il mercato settimanale per la giornata del 28 settembre , a chiudere al traffico Corso Italia nel tratto tra l’incrocio con via Pisa e quello con via Serapide ed il parcheggio realizzato dal comune all’interno dell’ex Avir.

La relazione tecnica del comando provinciale dei Vigili del Fuoco fu assai severa: si diffidava il comune a realizzare lavori di assicurazione e riparazione “richiesti dal caso”. Sin qui tutto regolare o…quasi. Quasi perché dal gennaio 2020 il comune di Gaeta ha speso circa un milione di euro per realizzare testualmente “lavori di messa in sicurezza dell’area ex Avir”. A denunciarlo è l’ex consigliere comunale di opposizione di Demos Franco De Angelis che ora ha chiesto l’intervento del neo presidente della commissione trasparenza del comune di Gaeta per tentare di “avere una risposta ad un interrogativo: “in questi due anni con un milione di euro cosa è stato messo in sicurezza?”

L’obiettivo di Demos è di verificare il rispetto dell’intera procedura tecnico-amministrativa “sinora seguita, di individuare il responsabile preposto a ciò e, soprattutto, di accertare se questi interventi di messa in sicurezza dell’area ex Avir siano stati o meno seguiti”.

“Vogliamo solo sperare – ha concluso De Angelis – che, a fronte di un milione di euro stanziato, qualcuno abbia dimenticato di rimuovere alcune lamiere che erano pericolanti dal 2019. La Giunta non è stata limpida quando, adottando la delibera 189 per prelevare quasi 50mila euro dal fondo di riserva, ha giustificato questo ricorso affermando come ‘sul territorio comunale si siano verificati eventi eccezionali ed imprevedibili connessi ad eventi metereologici di carattere straordinario”.

Ma il vento a Serapo soffia sempre con la stessa intensità ?

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