SUD PONTINO – L’idea c’è ed è stata subito messa in cantiere: nella zona industriale di Minturno, ai confini con quella formiana di Penitro, nascerà presto un centro diurno per la cura e riabilitazione della disabilità grave e dell’età evolutiva. L’intento è quella di superare la fase ambulatoriale che poco più due anni è andata oltre le più rosee aspettative. Ne hanno partecipato il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli ed il direttore sanitario di “Buon lavori piccoli”, l’ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Hanno fatto il punto sulla crescita e sulle nuove prospettive della struttura che, accreditata dalla Regione, ha fornito non poche risposte a tante famiglie di tre province – Latina, Frosinone e Caserta – affamate di beneficiare di una migliore e più qualificata offerta assistenziale a bambini alle prese con disturbi dello sviluppo, della coordinazione motoria, dei ritardi cognitivi, delle difficoltà di linguaggio e di apprendimento, dei disturbi del comportamento, quelli dell’attenzione e dei disturbi dello spettro autistico e della sfera emotiva e relazionale.
I numeri possono sembrare crudi e freddi ma la riconversione di quello che era stato un ex sito industriale per la realizzazione di prodotti di cosmesi ha garantito al territorio di fare affidamento su un servizio di cui si avvertiva drammaticamente l’assoluta mancanza. A tracciare di quanto fatto sinora è nell’intervista video allegata proprio l’ex sindaco di Formia Bartolomeo che, per diversi decenni responsabile del dipartimento di neurospchiatria infantile dell’Asl di Latina, ricorda cosa prevedeva l’accreditamento della Regione Lazio deliberato nel dicembre 2020 e riconosciuto nella primavera dell’anno successivo. La copertura economica era di 85 trattamenti giornalieri presso la struttura di via Ernandez, e di 53 interventi domiciliari. Sono stati tutti superati “perchè le famiglie avevano bisogno di un centro che fosse vicino a trecentosessanta gradi”.
I bambini, assistiti da una squadra di giovani laureati muniti di un adeguato percorso formativo (“aver creato 25 posti di lavoro è un altro motivo di grande soddisfazione” – tiene a precisare il direttore sanitario di Blp Bartolomeo), sono molto di più rispetto a quanto originariamente consentito. E, questo, nonostante alcuni tentativi di contrasto formalizzati da altre strutture del territorio respinti dal Tar del Lazio in sede di discussione delle rispettive richieste di sospensiva. I piccoli pazienti che ogni giorno si recano presso la struttura della zona industriale di Minturno sono 151, così suddivisi: Formia (66), Gaeta (8), Minturno (61), Fondi (4), Itri (2), Santi Cosma e Damiano (2), Castelnuovo Parano (1), Ausonia (2), Castelforte (3), Spigno Saturnia (2).
Un’incognita che deve affrontare e risolvere quotidianamente ogni centro convenzionato è l’abbattimento delle liste d’attesa. E anche “Buon lavoro piccoli” non può sfuggire a questa anomalia burocratica. Le famiglie che attendono una telefonata o di avere fissato un appuntamento sono 74: 29 di Formia, 2 di Gaeta, 24 di Minturno, 1 di Fondi, 11 di Santi Cosma e Damiano, 3 di Castelforte e 2 di Spigno Saturnia. “Naturalmente le liste d’attesa rappresentano una grande problema – ha aggiunto l’ex sindaco di Formia – ma stiamo cercando di affrontarlo, grazie alla sinergia istituzionale con l’Asl e con i competenti uffici dei comuni del comprensorio con i quali abbiamo ottimi rapporti di collaborazione, tenendo in debita considerazione alcuni parametri, uno su tutti riguarda lo stato clinico del paziente che chiede, attraverso i suoi familiari, di essere assistiti.”
“La concretizzazione per la realizzazione del centro diurno può essere perseguita – ha aggiunto l’ex sindaco di Formia – se sarà ripetuta (“Ma sono convinto che accadrà di nuovo”) quella collaborazione istituzionale garantita dal Comune di Minturno e dal Consorzio industriale del sud pontino, capace di vincere questa sfida molto attesa da tante famiglie residenti in un territorio molto vasto e in grado di realizzare a Minturno un polo socio-assistenziale all’avanguardia”.
L’ha sottolineato anche il sindaco e presidente della Provincia Gerardo Stefanelli: “Le famiglie hanno ragione quando chiedono risposte certe, immediate e qualificate per i problemi dei propri figli. Buon Lavoro Piccoli è stata una scommessa vinta perché tanti genitori possono favorire il recupero dei rispettivi figli localmente e con l’ausilio di professionisti del settore. Sinora erano costretti ad affrontare in maniera autonoma spese importanti e a dover percorrere tanti chilometri per rivolgersi a centri specializzati di altre città. Che questo centro nasca sul nostro territorio grazie ad un vincente gioco di squadra, tra diversi enti, è davvero un motivo di grande e legittima soddisfazione”.
Sandro Bartolomeo afferma che la forza di continuare ad operare a favore dei bambini in difficoltà la trova “ogni giorno” nei sorrisi di quei pazienti e dei rispettivi genitori nel momento in cui “è stata condiviso il raggiungimento di un miglioramento a fronte di questa o di quella patologia”. Insomma la pensione può attendere…. Giustamente.
INTERVISTA video Sandro Bartolomeo, direttore sanitario “Buon lavori Piccoli”