Le elezioni regionali si avvicinano a passi veloci e a far discutere nel Sud pontino è la Presunta candidatura dell’ex sindaca Paola Villa alle regionali del Lazio con il M5S che dovrebbe raccogliere i consensi di chi si riconosce nel Movimento guidato da Giuseppe Conte nell’area meridionale della provincia, occupando una delle sei caselle a disposizione.
In una riunione interna hanno precisato il loro disappunto su una possibile candidatura piovuta dall’alto dai vertici regionali, e più precisamente proposta dalla consigliera Gaia Pernarella e che violerebbe diversi principi e regolamenti del m5s (Si ha notizia ufficiale della riunione proprio attraverso la pagina Fb della consigliera regionale del M5s Gaia Pernarella).
La decisione, qualora dovesse andare avanti, sarebbe considerata uno schiaffo a tutti gli attivisti che si sono spesi per anni sul territorio e che vedono la Villa come parte di una cordata imposta dalla consigliera regionale del movimento uscente mediante la strettissima ed esigua cerchia di fedelissimi e collaboratori e che rischia di avere pesanti ripercussioni negative sulle elezioni regionali, oltre che per la provincia di Latina.
Cosa potrebbe succedere ora? Si evidenzia una vera e propria rivolta dei gruppi del sud pontino con un forte rischio di una contro-campagna elettorale da parte di tutta la comunità del movimento che non riconosce la Villa come parte integrante del movimento stesso. Soprattutto gli attivisti ritengono non più tollerabile prestare taxi politici come in passato, specie a chi ha danneggiato e tradito gli elettori che hanno votato M5S nel sud pontino e attendono di capire quale concetto di democrazia abbia una consigliera regionale che sulla sua pagina Facebook definisce “pseudo attivisti da tastiera” i partecipanti ad una riunione che ha visto la presenza della stragrande maggioranza dei gruppi territoriali, oltre degli unici tre consiglieri comunali in carica. Nella riunione, per la cronaca, pare abbia prevalso una linea diversa dalla sua.