FORMIA – “Siamo arrivati alla fine del primo anno di amministrazione Taddeo e possiamo dire, senza tema di smentita, che per Formia si è trattato di un anno perso, quando invece la città avrebbe avuto bisogno di ben altro attivismo. Quest’anno la nostra cittadina è rimasta ferma, non immaginavamo ponti d’oro o palazzi d’avorio riconoscendo i tempi dei processi decisionali ma questa amministrazione non si è di certo contraddistinta per aver proposto una visione chiara della città o qualche provvedimento di programmazione per il futuro, e quelle poche volte che il Comune si è spinto a provarci, partecipando a bandi Pnrr ha fallito, come nel caso del Borgo di Maranola, degli asili comunali, della palestra di Penitro e altri” – sono le parole del gruppo politico “Guardare Oltre”, la cui espressione in Consiglio comunale è rappresentata da Imma Arnone. Non girano intorno e vanno dritto al punto rispetto alla loro opinione sull’operato amministrativo in questi primi dodici mesi.
Così argomentano: “Si dirà che c’era da mettere in campo il roboante piano di rinnovo della macchina amministrativa, ma oltre ai numerosi scontri interni, un dirigente ripescato dalle graduatorie dopo una lunghissima vacatio (e bisognerebbe chiedersi perché il nostro Comune non è più un’appetibile posto di lavoro), un’altro a sole 12 ore settimanale da Fondi e nelle ultime settimane lo snaturamento dello statuto comunale a colpi di maggioranza, che risultati si sono ottenuti? Poco o nulla. In mancanza di idee, progetti o competenze per i lavori pubblici forse il sindaco Taddeo avrebbe potuto riprendere i progetti esecutivi ed i piani già in archivio (per il parco De Curtis, per le ciclabili, per la viabilità), aggiornarne le cifre, modificarli dove riteneva opportuno e candidarli a finanziamenti europei, stiamo perdendo il treno del Pnrr senza che a Formia rimanga traccia, a differenza dei comuni vicini. Tocca altresì sottolineare che quelle poche opere pubbliche inserite nel piano triennale sono per la gran parte destinate ad una sola delle periferie della nostra città, non sarebbe stato invece il caso di investire in tutte le periferie che hanno, a nostro parere, la stessa dignità? Riteniamo che sia sconfortante spacciare come risultati ciò che sarebbe definito ovunque ordinaria amministrazione come il cambiare lampadine, piantare fiorellini, falciare il prato o asfaltare pochi tratti di strada”.
“Abbiamo provato, con gli strumenti tipici di forza dell’opposizione, grazie alla consigliera Arnone a porre l’attenzione su quelle che sono le tematiche che meriterebbero un approfondimento ed una risoluzione ma, molto spesso, siamo stati inascoltati: servizi sociali e sanità, ambiente, giovani e cultura sono questi alcuni temi sui quali siamo intervenuti provando a stimolare un’azione più incisiva. Per quanto riguarda il sociale nell’ultimo anno avremmo voluto che l’assessore competente avesse preso posizione sulla vicenda Nestore, sui disservizi subiti dalle persone più fragili soprattutto all’avvio dell’anno scolastico, sulla chiusura per più di un mese della biblioteca dei bambini, su una azione più incisiva rispetto all’evoluzione del Distretto in Consorzio sociosanitario facendo pressione anche per riportare a Formia il comune capofila non per campanilismo ma per semplici motivi logistici, cosa che con lo statuto che si sta discutendo al momento non sarebbe possibile” – spiegano ancora.
Ed ancora: “Rispetto all’ambiente ci siamo spesi per salvaguardare dell’integrità della Formia Rifiuti Zero, la cui selezione del nuovo amministratore unico ancora aspetta dopo mesi una conclusione. L’ultimo anno ci ha insegnato che il rispetto dell’ambiente e del territorio deve essere un imprescindibile impegno nell’azione amministrativa, creare eventi come il MED per l’economia del mare, dovrebbe portare conseguentemente ad impegnarsi per liberare la nostra costa da allevamenti ittici, dagli scarichi abusivi e dalle chiusure delle discese in spiaggia, sennò quell’enorme investimento di luci e concerti a cosa è servito? Rispetto agli allevamenti cosa è stato fatto? Ma la carenza di visione è comune a diversi settori dell’amministrazione Taddeo: politiche culturali, politiche giovanili, programmazione e lavori pubblici, commercio”.
E conclude: “L’amministrazione per i numeri attuali in consiglio ha davanti ancora tempo per dimostrare visione e concretezza, continueremo come gruppo Guardare Oltre con la nostra opposizione seria e responsabile, non avendo interessi nel poco affascinante sport del cercare luce per una candidatura alle prossime elezioni regionali, con la speranza che la città possa uscire dallo stato di torpore nel quale ancora persiste dopo un anno”.