MINTURNO – Ha risposto a tutte le domande del Gip del tribunale di Cassino Massimo Lo Mastro motivando il possesso di oltre quattro chili di majuana e di 24 grammi di hashish: il reddito di cittadinanza non era più sufficiente per vivere. Si è pronunciato in questi termini G.D.A., il 50enne giardiniere di Marina di Minturno che, difeso dall’avvocato Massimo Signore, ha affrontato venerdì l’interrogatorio davanti il Gip di piazza Labriola.
L’arresto dell’uomo, effettuato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sessa Aurunca e di quelli di Formia con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato puntualmente convalidato ma, contrariamente alla richiesta del sostituto procuratore Alfredo Mattei che ha sollecitato la conferma dell’arresto, il 44enne è tornato in libertà con il solo obbligo di firma presso i Carabinieri della Stazione di Scauri.
I Carabinieri avevano rinvenuto la droga custodita nel seminterrato dell’abitazione di G.D.A. e occultate all’interno di dieci secchi in plastica. Inoltre erano state sequestrate centinaia di infiorescenze di marijuana pronte ad essere confezionate oltre che alcuni contenitori per lo stoccaggio, ed un bilancino di precisione.