GAETA – La nuova “Cittadella del tennis” in via del Piano a Gaeta merita ora il dovuto e necessario intervento di qualche Sherlock Holmes. La gara d’appalto per la sua gestione novennale molto probabilmente dovrà essere rifatta. Si tagliava con il coltello l’imbarazzo negli uffici della segreteria generale del comune quando giovedì è circolata la notizia, poi confermata dalla dottoressa Patrizia Cinquanta, della sparizione della busta dell’unica offerta che il 22 settembre avrebbe potuto vincere la gara d’appalto avviata dalla Giunta di Cosimino Mitrano.
Quel giorno, oltre un mese fa, la commissione di gara non ha potuto esaminare quell’offerta, presentata dal Circolo Tennis di Gaeta semplicemente non è stata trovata nel posto, pare presso l’assessorato allo sport del comune in cui attendeva di essere aperta. Inevitabile la decisione della dottoressa Cinquanta di rivolgersi al Commissariato di Polizia e di denunciare, naturalmente contro ignoti, la sparizione di un atto amministrativo che invece avrebbe meritato una diversa custodia e gestione.
Le indagini proseguono da un mese ma della sparizione di questa busta è venuto a conoscenza solo giovedì l’ex capogruppo centrista Giuseppe Matarazzo, da mesi battagliero protagonista di una controversia sulla gestione della struttura al punto che la seconda società partecipante al bando non aveva presentato la propria offerta economica definendo “assai discriminatori” i criteri previsti. Inevitabile la sua esclusione seguita da un ricorso pendente davanti la sezione di Latina del Tar del Lazio.
“Una sola parola… vergogna!” – ha fatto sapere in un post su facebook Giuseppe Matarazzo – “Intanto, in attesa di nuova gara, sono convinto che la ‘Cittadella del tennis’ continuerà nel suo illegittimo utilizzo da parte del circolo tennis gaeta.. e il commissariato di Polizia di Gaeta che ha ricevuto dalla mia persona una decina di pec, al di là di quanto ha fatto, che farà ora? Io non credo al cosiddetto smarrimento dell’ unica offerta partecipante… la cosa inquietante che a tutt’oggi il comune di Gaeta – rincara la dose Matarazzo – non aveva detto nulla. Comunque per ora solo vergogna,vergogna vergogna…”.
Dopo l’iniziale levata di scudi nei giorni scorsi dell’ex consigliere comunale di Demos Franco De Angelis, la ‘Cittadella del tennis’ era stata al centro di un’altra polemica, quella relativa al collaudo della struttura avvenuto il 15 luglio (la determina è stata però pubblicata il 20 ottobre) e comunque alcuni mesi dopo – eravamo in piena campagna elettorale – l’inaugurazione della struttura.
Ad esprimere perplessità era stato anche l’ex sindaco di Gaeta e ora consigliere comunale di opposizione Silvio D’Amante: “Il nuovo impianto è stato preso in carico dal circolo tennis Gaeta senza il collaudo finale, fatto solo il 15 luglio. Chi ha dato l’autorizzazione? In questi mesi di utilizzo senza collaudo. in caso di incidenti o contenziosi, chi avrebbe risposto per le responsabilità? Una compagnia di assicurazione può stipulare una polizza con una società che opera in strutture non collaudate?”.
Ancora D’Amante dopo la sparizione dell’unica offerta formalizzata: “La questione tennis sta diventando una barzelletta. Ieri eravamo sul ciglio di un burrone oggi abbiamo fatto un passo avanti . Perché questo silenzio assordante dal settembre scorso? In ogni progetto c’è un problema che fa ritornare tutto punto e a capo. La sparizione? Sforziamoci di immaginare che non sia stato un ladro ma un vuoto di memoria di chi non ricorda più dove ha custodito quella busta”.
Sulla stretta attualità, l’ex consigliere D’Angelis avanza facili previsioni: “Nelle more delle nuove decisioni che il comune dovrà prendere chiederanno la Società che sta gestendo l’impianto di andare avanti. Non mi meraviglierebbe se il comune dovrà garantirle un riconoscimento economico per il buon mantenimento della struttura”.