FONDI – Grazie alla collaborazione fornita dagli stessi ambulanti sono stati contenuti i disagi provocati dalla manifestazione di protesta organizzata dall’Ana Ugl nel pomeriggio di giovedì nei pressi della rotonda, in località Sant’Anastasia, a Fondi. Il sindacato hanno rallentato parzialmente la circolazione veicolare quando hanno percorso a piedi un tratto di circa due chilometri della strada regionale della Flacca. Grazie al simbolico incolonnamento dei mezzi degli stessi operatori dei principali mercati e fiere del Basso Lazio ma anche di altre regioni limitrofe è stata stigmatizzata la mancata proroga al 2032 delle concessioni demaniali delle aree e piazze su cui svolgere le proprie attività di vendita.
L’ultimo termine concesso è stato fissato al 31 dicembre 2023, una situazione che sta condizionando l’accesso degli ambulanti al sistema creditizio e, di conseguenza, il blocco dei loro investimenti avviati con non poco coraggio dopo la stagione, drammatica, della pandemia. Gli ambulanti, guidati dal segretario nazionale dell’Ana Ugl Marrigo Rosato e dal segretario provinciale della stessa organizzazione sindacale Abdel Wahab Ashraf, hanno lamentato proprio una disomogeneità normativa nel comparto. Alcuni importanti comuni italiani e la Regione Marche hanno confermato il diritto al innovo delle concessioni al 2032 nel rispetto delle normative vigenti ed in applicazione della direttiva Bolkestein.
Dopo l’interessamento del Prefetto Maurizio Falco (promotore di un incontro con una delegazione degli ambulanti e poi firmatario di una lettera inviata ai neo Ministri dell’Interno e dello sviluppo economico, Matteo Piantedosi e Adolfo Urso), gli ambulanti hanno voluto incontrare presso il Martino Club Hoteln campeggio della zona alcuni sindaci e assessori del comune del comprensorio. Erano presenti tra gli altri il Sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e gli assessori alle Attività Produttive dei comuni di Formia e San Felice Circeo, Chiara Avallone Rita Rossetto, hanno garantito di fare “la nostra parte” per stare vicini, grazie alla mediazione del Prefetto Falco, alle “legittime e sacrosante istanze degli ambulanti prigionieri di un’incertezza, figlia di una normativa contradditoria e poco chiara”.
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