FORMIA – Isolata la perdita di benzina nella darsena della Torre di Mola. Proviene dagli scarichi fognari (acque bianche) proprio sotto il camminamento cementizio che costeggia l’antica struttura romana. I sopralluoghi svolti ieri dalla polizia provinciale in collaborazione con la capitaneria di porto, Locamare di Formia, hanno portato oggi ad impiantare con l’ausilio di una ditta specializzata e del sub esperto Salvatore Gonzales una serie di “panne antinquinamento” direttamente in mare, tra le imbarcazioni ormeggiate. Le operazioni, ampiamente documentate nelle foto, si sono svolte nella tarda mattinata di oggi.
Intanto si cerca di quantificare il danno ambientale ed economico. Il distributore Eni, alle spalle della chiesa di San Giovanni ed a trecento metri in linea d’aria dalla darsena, ha funzionato ieri ed oggi regolarmente. Da quanto appreso sul posto il serbatoio principale della benzina, contenente circa 4.000 litri, sarebbe stato fermato, mentre si opererebbe attualmente con un serbatoio di riserva.
Nel momento di massimo sversamento la chiazza all’interno della darsena non ha comunque superato i 120 metri quadrati, come è emerso dalle ispezioni nello specchio acqueo effettuate con cadenza oraria dal gommone delle guardia costiera.
Le indagini erano scattate a seguito di alcune segnalazioni di privati cittadini. Da circa una settimana, nella parte bassa di via Vitruvio, fino a via Abate Tosti, si respira un olezzo pungente, tipico delle sostanze aromatiche contenute negli idrocarburi.
Mentre rimane aperta la decisione dell’eventuale recupero di quanto già sversato, si dovrà capire ora se ripristinare il serbatoio, individuando il punto esatto in cui in cui la perdita si versa all’interno delle tubature fognarie, oppure bloccare definitivamente l’uso del serbatoio. Fermo restando l’individuazione delle eventuali responsabilità penali di quanto accaduto.
Al momento il gestore della stazione di servizio, in qualità di conduttore, è stato diffidato a ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto.